Ancora negli occhi l’immagine “dell’uomo vestito di bianco” davanti ad un crocifisso, nella piazza più importante, per i cattolici, da solo, ma con tutto il “mondo” vicino. Oggi, finalmente, la Messa Crismale nella nostra Diocesi, e nelle diverse Diocesi d’Italia e del mondo. La Messa Crismale è un momento importante per la vita della Chiesa,
vengono benedetti gli oli, che durante l’anno saranno usati per amministrare i sacramenti ed è anche il momento in cui i sacerdoti rinnovano le promesse fatte il giorno dell’ordinazione. Toccanti, le parole pronunciate dall’Arcivescovo Satriano nell’omelia, parole che sanno di speranza in questo tempo di pandemia: “Ogni profeta di sventura è bandito nella logica della missione evangelizzatrice inaugurata dal Cristo”. Ed allora quel Giovedì Santo, che non si è potuto celebrare col popolo, oggi, trova la sua pienezza ed la sua naturale collocazione. E’ il momento di guardare oltre, il coronavirus ci ha spogliati delle nostre sicurezze e ci ha fatti sentire vulnerabili, ma non da soli, mai sconfitti, attraverso la presenza del Maestro, come sulla barca durante la tempesta non ci lascia mai soli. Auguri alla Chiesa, in questo nuovo giorno di speranza, una Chiesa che non si è fermata nemmeno nel momento della pandemia, soprattutto nel sostegno dei poveri, ed in tanti sacerdoti che hanno versato sulle sofferenze dei fratelli, il “balsamo” del conforto e dell’amore che non conosce ostacoli. Che sia anche per noi un giorno nuovo, lasciando alle spalle inutile polemiche su santi e patroni, tenendo lo sguardo rivolto verso le cose celesti.
francesco caputo