Due cose che non sono supposizioni ma realtà scientificamente e tecnicamente provate. PRIMO: Noi a Corigliano abbiamo il mare inquinato, com’è sotto gli occhi di tutti, specialmente d’estate. Sapete da dove viene la porcheria che si vede nel mare? Viene dallo scarico a mare delle fognature di Rossano che non funzionano da molti anni. Le correnti marine trasportano la porcheria sulle nostre coste. Questo è tecnicamente provato.
SECONDO: una casa a Corigliano, dello stesso tipo di una a Rossano, paga il doppio di IMU rispetto a Rossano. Questo perché da noi, a Corigliano, le rendite catastali sono il doppio rispetto a Rossano. E anche questo è tecnicamente vero.
In definitiva a Rossano i soldi dei Coriglianesi, a Corigliano la m……. dei Rossanesi.
Questo in parte è il frutto della cosiddetta fusione-annessione.
Alcune considerazioni sul trasferimento dell’Ufficio tecnico nel Centro storico di Rossano.
Da premettere che l’Ufficio tecnico, specialmente l’Urbanistica, è l’Ufficio più frequentato dai cittadini, tecnici e non.
Ora i centri più popolosi delle due ex cittadine sono Corigliano Scalo e Rossano Scalo. Ebbene, un cittadino di Corigliano Scalo per recarsi a Rossano paese deve percorrere 18 chilometri e impiegare almeno quaranta minuti, manco che fossimo a Roma. Un cittadino di Rossano Scalo, per recarsi a Corigliano paese, al Palazzo Garopoli,dovrebbe percorrere appena 8 chilometri di strada pianeggiante, la SS 106, impiegando dieci minuti. A parte che comunque lo stesso cittadino di Rossano Scalo per recarsi a Rossano paese percorre 5 chilometri impiegando lo stesso dieci minuti.
E allora qual è la logica di questo trasferimento? Andare incontro alle esigenze dei cittadini di Corigliano e di Rossano? NO DI CERTO
Signor Sindaco, ci pensi bene, fino a quando fa in tempo. Pensi alla fruizione dei cittadini, sia Coriglianesi che Rossanesi, e non al pennacchio di avere la sede dell’Ufficio tecnico. Non sia settario.
La prego caldamente, non commetta questa scelta che sarebbe scellerata, per non dire altro. I Coriglianesi sanno riflettere a trarre le dovute conseguenze.
Ing. Francesco de Luca