L’INPS era già a Rossano, e va bene. L’ufficio dell’Agenzia delle entrate era già a Rossano, e va bene. Gli uffici ENEL erano già a Rossano, e va bene. Il tribunale ( o ex tribunale) era già a Rossano, e va bene. La ex ASL era a Rossano, e va bene. Ora anche gli uffici più importanti e più frequentati dai cittadini – tecnici e non – quali l’Urbanistica e i Lavori pubblici, vengono trasferiti a Rossano. E tutto questo grazie al sindaco Rossanese Stasi, che abbiamo votato anche noi Coriglianesi.
È il provvedimento più scellerato e anche più sprovveduto che il Sindaco Rossanese Stasi potesse fare.
Una cosa sola voglio fare notare. Pensate a quale disagio va incontro un cittadino che da Corigliano (Scalo, Centro o Schiavonea) si deve recare a Rossano paese, sobbarcandosi almeno venti chilometri. Nemmeno a Roma si verifica questo.
Invece per un Rossanese raggiungere Corigliano Centro attraverso la vecchia Statale 106 è una passeggiata, appena otto chilometri di strada pianeggiante.
Non fare queste considerazioni è da stolto o da chi è in mala fede.
Io personalmente non mi sento più un cittadino di Corigliano-Rossano. Mi sento mio malgrado un cittadino di serie B di Rossano che risiede nella frazione di Corigliano.
E gli assessori e consiglieri originari della frazione di Corigliano stanno a guardare. Vergognatevi. Meritereste di essere presi a calci nel sedere e sputacchiati in faccia.
Vi siete venduti per un misero piatto di lenticchie.
Come si dice dalle nostre parti, contate quanto il due di bastoni quando la briscola è a denari.
Caro sindaco Rossanese, sei stato proprio bravo, perché il trasloco dei faldoni l’hai fatto in periodo ancora di lockdown, perciò di nascosto.
Cittadini della frazione di Corigliano, purtroppo siamo i soliti pecoroni. Quando ci svegliamo?
Un cittadino molto indignato