Dalla crisi del coronavirus si può uscire solo se lo stato svolge alla perfezione uno dei suoi compiti più importanti, che è quello di dare fiducia alle imprese. Questo implica non necessariamente più spesa pubblica, che inevitabilmente provoca più debito e più tasse, che tra l’altro gli imprenditori non vogliono, ma ridurre la pressione fiscale e burocratica. E per farlo non si può che partire dai comuni e dai loro sindaci, fattori di prossimità.
I quali, se credono davvero che le imprese e le partite IVA dei loro territori possano essere capaci di tornare a creare ricchezza e occupazione, devono dimostrarglielo coi fatti, non con le parole o addirittura, come nel caso del nostro comune, con l’immobilismo o con ordinanze ostili e ancora più restrittive, delle libertà economiche, rispetto a quelle regionali e nazionali. LEGGI ARTICOLO COMPLETO