È un ragazzo serio e responsabile il protagonista del racconto odierno. Un giovane residente nell’area urbana di Corigliano e rientrato tre giorni fa da una città del nord Italia dove ha lavorato fino all’esplodere dell’emergenza Covid-19, la cui testimonianza è più che utile per far comprendere in che condizioni ci troviamo in questo lembo di Calabria. “Fin dall’inizio della pandemia, ho rispettato in modo più che rigoroso tutte le norme stabilite dalle autorità.
Non mi sono spostato dalla città dove mi trovavo, privandomi degli affetti familiari che mai come in questo momento mi mancavano, per non nuocere a nessuno, appunto alla mia famiglia e all’intera comunità locale. Solo una volta che questo è stato possibile – dichiara il giovane concittadino – ho comunicato il mio arrivo alle preposte autorità e mi sono chiuso in casa osservando la prevista quarantena. Al mio rientro, a Frascineto, mi sono sottoposto al tampone, dove mi è stato detto dai responsabili presenti che sarei potuto uscire tranquillamente di casa se non avessi ricevuto alcuna comunicazione nei due giorni successivi, un silenzio equivalente ad una situazione di normalità e mie buone condizioni di salute. Ma così non è affatto. Oggi, dopo tre giorni, non conosco ancora l’esito del tampone che mi è stato effettuato, ho chiesto lumi all’Asp e alla Regione e nessuno mi risponde. Apprendo casualmente dai media che moltissimi tamponi devono essere ancora processati e quindi come potrei uscire tranquillamente di casa, con il rischio di arrecare conseguenze a tutti qualora dovessi risultare positivo? Naturalmente, per senso di responsabilità, continuerò a rimanere in casa in attesa di notizie, ma quanti che si trovano nelle mie stesse condizioni si atterranno a queste regole, quanti dopo aver atteso due giorni e non aver ricevuto alcuna comunicazione, andranno in giro per la città?”.
Domande senza risposta, purtroppo. Non resta che esprimere plauso per il virtuoso comportamento di questo giovane, amico dello scrivente ma, soprattutto, amico di tutti i suoi concittadini, che continua a preservare nel colpevole silenzio delle istituzioni.
Fabio Pistoia