“Mi rivolgo direttamente al signor Sindaco, poiché lui rappresenta tutta la città ed è la massima autorità locale. Lo invito a convocare al più presto un tavolo di confronto con gli operatori del settore della ristorazione, non c‘è più tempo da perdere. I problemi e le difficoltà del settore sono tanti e noi operatori commerciali non possiamo essere lasciati in balia del nostro destino”.
È un appello a tutela della categoria della quale fa orgogliosamente parte, ossia quella della ristorazione che annovera sul territorio numerosi aderenti. A firmarlo è Salvatore Brina, giovane ma già affermato concittadino da anni operante nel settore. Brina è un professionista noto e apprezzato, titolare del ristorante-pizzeria “La Fenice”, attività situata nella frazione Schiavonea, e ha adesso deciso di “metterci la faccia”, come si suol dire, per comunicare il diffuso malessere che pervade l’intero comparto.
“Siamo consapevoli delle decisioni assunte dal Governo nazionale, che ci impone la chiusura ancora per un mese e ci consente attualmente di lavorare solo con il servizio a domicilio, ma un Comune ha il dovere di far sentire la propria voce e adoperarsi presso gli enti sovracomunali per richiedere interventi a favore di quanti come noi – dichiara Brina – sono quotidianamente impegnati nel mondo del commercio e delle attività produttive. Lo stesso discorso vale per la Regione. Per quello che riguarda il mio settore, posso testimoniare che quella della ristorazione è un’attività a dir poco delicata e complessa e che richiede enormi sacrifici, sia dal punto di vista umano che da quello economico. Siamo stati finora chiusi e abbiamo ugualmente una marea di spese da pagare, nonostante le saracinesche abbassate. Chi ci aiuta di fronte a tutto ciò? Ci si chiede, poi, di riaprire dopo opportuni interventi di sanificazione, ma chi ci supporta a far fronte a queste ingenti spese? Noi di certo non possiamo farlo. Siamo pronti alla mobilitazione pur di far sentire le nostre ragioni. Il Sindaco deve ascoltarci e mettere in campo tutte le risorse per sostenere il settore della ristorazione della nostra città. Non possiamo rimanere indietro e, soprattutto, non possiamo essere lasciati da soli. Il Comune rappresenta l’istituzione più vicina ai cittadini di una comunità e non può limitarsi a prendere atto delle decisioni del Governo nazionale senza intervenire adeguatamente”.
Fabio Pistoia