Poderosi sistemi anti Covid-19 all’Ospedale di Rossano
La nascita di questa inutile struttura doveva portare al Giannettasio nuovi medici. Invece è “arrivata” la Pneumologia Covid-19 e per questo si svuota la Cardiologia e si sguarnisce il Pronto Soccorso: a Corigliano- Rossano è vietato ammalarsi.
CONSIDERAZIONI: In un momento in cui l’infezione da Coronavirus, mantiene la sua pericolosità ma cambia caratteristiche, il Ministro della Salute Speranza e il presidente della Giunta Regionale Santelli individuano con chiarezza (e in maniera univoca) le strategie di risposta alla pandemia: i malati, per fortuna sempre meno gravi e sempre di meno, devono essere curati negli ospedali più grandi e attrezzati (HUB) e gli ospedali “ misti” rappresentano, certamente, un punto di amplificazione del contagio
CORIGLIANO-ROSSANO, COME L’ETIOPIA COLONIZZATA: Da Cosenza, forse valutata la grande quantità di quattrini e l’opportunità di assunzioni, qualcuno decide che tutto sommato trasformare lo Spoke di Rossano in un sicuro centro Covid-19 all’avanguardia sarebbe stata cosa semplicissima. E quindi, con la complicità della dirigenza sanitaria locale, si avvia una operazione fuori luogo e fuori tempo.
STASI IL GARANTE: la totale inesperienza, la non conoscenza della gestione della salute sul territorio e qualche (cattivo) consigliere, hanno fatto in modo che il primo cittadino abboccasse all’amo delle vuote promesse future, facendogli abbandonare ogni giusta e concreta rivendicazione per i reparti che, tra Corigliano e Rossano esistono e vivono solo grazie a medici, infermieri operatori, che mettono a repentaglio la loro vita ogni giorno, per fornire salute all’utenza.
SCHERZI COL CUORE : con un ordine di servizio del direttore Carino oggi, si spostano ben quattro specialisti dal reparto di Cardiologia di Rossano per essere utilizzati nella nuova Pneumologia Covid-19 (MA NON CI AVEVATE DETTO CHE SAREBBERO ARRIVATE DA FUORI CAROVANE DI MEDICI E INFERMIERI?)
Questo di fatto, segna la fine della Cardiologia a Rossano, determinandone il declassamento a reparto di trasferimento dei pazienti verso Belvedere, Castrovillari, Cosenza e Catanzaro.
UTIC: Tutto questo proprio mentre l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica è chiusa da quaranta giorni e nessuno provvede a riaprirla
PRONTO SOCCORSO: anche due pneumologi del Pronto Soccorso di Rossano avranno come destinazione il Polo Covid-19, sguarnendo di fatto un reparto di così vitale importanza.
MA ALLORA IN CORONAVIRUS NON E’ UN’EMERGENZA?!: e che cosa andranno a fare quattro cardiologi in un reparto di Pneumologia Covid-19? La riabilitazione cardiorespiratoria…quindi trattamenti postumi. Non di emergenza. Quindi perché questa fretta di aprire il Polo a Covid-19??
AMBULATORI: Con ogni probabilità dopo il 26 aprile si apriranno gli ambulatori e senza quattro specialisti sarà impossibile garantirli a Rossano. Abbiamo da oggi quindi, quattro bravissimi medici in meno in grado di curare infarti, arresti cardiaci, aritmie, eseguire elettrocardiogrammi e molto altro ma che saranno a disposizione di EVENTUALI malati per fargli fare esercizi di respirazione… Augurandoci ovviamente che non si ammalino di Covid-19 (cosa che sapremmo a chi inequivocabilmente addebitare).
PAURA DA GIANNETTASIO: questa follia, per come abbiamo visto nelle foto raccapriccianti di documenti calati dalla finestra del Giannettasio, sta determinando la paura di essere contagiati in ospedale. Già l’utenza è in forte calo. La gente inizia a temere di rivolgersi ad una struttura che viene colpevolmente sguarnita per far posto ad un inutile Polo in cui i malati COVID-19 e gli altri pazienti ordinari non hanno percorsi chiaramente distinti.
Una struttura, in cui chiaramente si rischierebbe di essere esposti (a partire dal personale) maggiormente al contagio
OTTENERE IL RILANCIO DEI NOSTRI OSPEDALI DELLA RETE TERRITORIALE!
Rifiutare immediatamente la fregatura che stiamo subendo, complice una politica succube e confusa, che determinerà l’immediata morte del Giannettasio e del Compagna
Contrattare a schiena dritta, tutti insieme, il rafforzamento dei reparti esistenti e la riapertura di quelli chiusi, in particolare a Corigliano. Fornire immediate e appropriate risposte alle domande di salute che vengono dal territorio, con la costituzione di RETI EPIDEMIOLOGICHE E DI ASSISTENZA DOMICILIARE.
Noi lotteremo fino alla fine per la tutela dell’integrità dei nostri concittadini e contro la spoliazione dei nostri ospedali
Gino Promenzio
Aldo Zagarese
Rosellina Madeo
Francesco Madeo