Ci sono dei momenti nella vita di ognuno di noi quando trovare le parole per salutare un grande amico, nel suo ultimo viaggio, diventa difficile. Oggi è uno di quei momenti, perché non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per ricordare l’uomo, ovvero l’amico e compagno di mille battaglie Lorenzo FUSARO e la sua significativa missione sociale espressa nella nostra Comunità.
Carissimo LORENZO,
avendo potuto apprezzare la Tua straordinaria energia interiore, mi ero convinto che Tu avessi una particolare dispensa rispetto ai mali di questo mondo. Credevo, insomma, che avresti continuato per molti anni – a scrivere le appassionanti j’accuse pubbliche, le energiche prese di posizione contro le ingiustizie e soprusi. Con la Tua improvvisa scomparsa, invece, lo sgomento prima e il dolore, poi, ci ha sopraffatto.
In questa mesta circostanza sarebbero molte le cose che avrei voluto ricordare di Te: la Tua fluida oratoria ed il tuo grande ed innegabile “sapere” (che tutti certamente Ti hanno sempre riconosciuto), così come la tua acuta vena graffiante e, più di tutto, la tua brillante opera quale precursore d’innegabile emancipazione culturale ed umana svolta a favore della nostra Comunità .
Abbiamo avuto il grande privilegio di conoscerti e rispettarti, ricevendo la Tua stima pienamente contraccambiata. Ti ricordiamo, particolarmente, per le entusiasmanti discussioni dialettiche abitualmente intrattenute, sempre nel reciproco rispetto delle potenziali divergenze politiche!!!
Abbiamo bene a mente il percorso emotivo ed intellettuale da Te svolto, non solo nell’ambito del partito, irradiando le coscienze altrui, talvolta assopite, che si rivelavano, dapprima diffidenti e timorose nei confronti dei tuoi modi, non sempre accondiscendenti, ma che poi iniziavano ad ammirarti per il Tuo spessore culturale, venendo inevitabilmente indotti ad apprezzarti ed esaltarti, a motivo dei Tuoi comportamenti e saggi suggerimenti. In tal senso, non dimentichiamo nemmeno quel sincero rapporto, fatto di tensione positiva e di leale stima, che negli anni sei riuscito a fissare – sacrificando con saggezza le spigolosità del tuo carattere.
La notizia del tuo decesso ha originato in tutti noi autentici sentimenti d’incredulità e sconforto, nonché tristezza e contrarietà nel vedere smantellato, nostro malgrado e repentinamente, quel grande patrimonio di cultura, di stima e di affetti che avevi creato col tuo rigore di autentico cittadino, instancabile difensore civico, sempre attento nel renderti disponibile a risolvere i problemi dei soggetti socialmente più deboli.
Mi permetto di ricordare, il filo d’ironia che Ti ha contraddistinto e che non è mai mancata nella tua vita, anche nelle antitetiche visioni dialettiche dell’ordinario vivere sociale. Amavi definirti, a giusta ragione, “l’ultimo dei comunisti”, un equilibrato pensatore “illuminista”, un consapevole “positivista”, un incrollabile “razionalista” e via di seguito. Sino a pochi mesi or sono Ti sei speso, nell’elargire consigli di comune condivisione d’intenti, di pacificazione e umana solidarietà, a conferma e dimostrazione del Tuo effettivo modo equanime di agire in questa vita terrena. La vera forza che ti contraddistingueva, inoltre, era caratterizzata dal non far pesare la tua riconosciuta vivacità intellettuale.
In questa estrema circostanza ci hai fatto ricordare quante volte, nella difficoltà, hai saputo venirci incontro con comprensione e una generosità, volutamente discreta nella forma, ma efficace nella sostanza.
Ricordiamo, in particolare, i tuoi punti di vista critici attraverso i quali eri in grado di fornire una lettura degli eventi al di fuori del coro, cercando soprattutto di sviluppare nei tuoi diretti interlocutori la capacità di collegare i fatti con un rapporto di causa-effetto, stimolando, provocatoriamente, il desiderio di ricerca e la capacità di valutazione su qualsiasi accadimento socio-culturale, indipendentemente da ogni giudizio precostituito. Oggi, ci rimane l’amarezza di non aver avuto la possibilità di conoscerti meglio, ma rimane, il conforto d’aver lasciato un ricordo vivo nelle persone che ti hanno incontrato e conosciuto. Sei stato uno stimolo per Tutti nel cercare di anticipare e vedere le cose con una visione diversa da come, certe volte, l’abitudinaria consuetudine voglia farle apparire. Con il tuo quotidiano agire hai fatto sentire la Tua umanità. Sei, in breve, una grande perdita, difficile da accettare.
Ecco questo è stato l‘amico e compagno Lorenzo Fusaro che gli amici e compagni ricorderanno sempre con ammirazione ed edificante esempio.
La terra Ti sia lieve, caro Lorenzo.
Antonio Sciarrotta