Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio ad opera della Compagnia dei Carabinieri di Corigliano su forte impulso e coordinamento del Capitano Cesare Calascibetta, il quale, unitamente a tutti i suoi uomini, non lesina tempo ed energie per vigilare sul rigoroso rispetto delle norme di contenimento dell’emergenza coronavirus disposte nel Dpcm nonché nelle Ordinanze regionali e comunali.
Nelle ultime 24 ore, ossia dalle prime ore della mattinata di sabato a quella odierna, si è provveduto ad una notevole intensificazione della predetta attività di monitoraggio del territorio dell’area urbana coriglianese, con tanto di posti di blocco attuati in zone nevralgiche dello stesso, in primis via Provinciale e strada statale 106 raddoppio in direzione Schiavonea, al fine di scongiurare eventuali “gite” di avventurieri di sorta in prossimità delle località costiere alla luce del fine settimana favorito dal tepore del clima primaverile e, per certi versi, semi-estivo in virtù delle alte temperature registrate.
In tale contesto, sono stati effettuati circa 300 controlli e comminate 8 sanzioni nei confronti di soggetti trasgressori delle misure restrittive anti-Covid 19 ed elevate 3 contravvenzioni in base al Codice della strada per mancata revisione periodica dei rispettivi veicoli, revisione scaduta da diversi mesi o addirittura da alcuni anni a questa parte. Da segnalare, a tal proposito, un cittadino che, oltre ad essere sanzionato amministrativamente con l’ammenda di 500 euro perché circolava senza giustificato motivo a bordo del proprio veicolo, è stato anche denunciato penalmente perché il medesimo veicolo risultava già precedentemente sottoposto a sequestro amministrativo in quanto trovato privo della relativa copertura assicurativa; per tale motivo, il soggetto è stato dunque deferito all’Autorità Giudiziaria e il suo mezzo prelevato e trasferito presso la depositeria giudiziaria per la relativa confisca a favore dello Stato.
Due, in particolare, le situazioni “particolari” che i militari si sono trovati di fronte, con tanto di bizzarre risposte. La prima è quella di un giovane a bordo del proprio ciclomotore, sanzionato con relativa ammenda di 500 euro, che ha dichiarato di essere in giro per mettere in moto il suo mezzo perché era fermo da tanto, troppo tempo. La seconda, invece, riguarda un intero nucleo familiare, che ha candidamente ammesso ai militari di essere di ritorno da una visita di compagnia effettuata ai propri nonni.
Al di là dell’ilarità suscitata da queste motivazioni, nient’affatto giustificative dei relativi spostamenti e pertanto sanzionate in ottemperanza alle vigenti dispozioni governative, si conferma un dato a dir poco significativo: circa 300 controlli effettuati solo nelle ultime 24 ore. Un’intensa attività, a presidio della salute pubblica della comunità, pedissequamente svolta dai Carabinieri della locale Compagnia.
Fabio Pistoia
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