Scrivo da un ventennio e più ma sempre avverto l’insufficienza della parola ogni qualvolta m’accingo ad affrontare un argomento che sconfina la sterile narrazione degli eventi e interessa, piuttosto, una storia d’amore. Un amore libero, puro, sincero, come quello che lega indissolubilmente, infatti, in un abbraccio virtuale e sempiterno, il giovane Andrea Filocomo con la “sua” Schiavonea, borgo marinaro della città di Corigliano Rossano che allo stesso ha dato i natali.
Andrea è un figlio di questa comunità, di quelli di cui andar orgogliosi perché è stato capace – con una straordinaria forza di volontà e una preparazione culturale accresciuta nel tempo con studio, impegno e spirito di sacrificio – di costruire in piena autonomia e coraggio delle scelte il proprio futuro. Venticinque anni a maggio, Andrea ha frequentato il corso di Comunicazione e Dams all’Unical di Cosenza per poi trasferirsi due anni fa a Milano, dove è al secondo anno della magistrale in Editoria. Un percorso segnato dal suo amore per la lettura e la scrittura e che lo ha fatto conoscere ed apprezzare, dal 2014, grazie ad una lungimirante idea: l’apertura di una pagina Instagram, oggi seguitissima, in cui il giovane scrittore raccoglie tutti i suoi pensieri e le sue frasi, con tanto di interviste a personaggi del mondo dello spettacolo e della televisione.
Oggi, Andrea ha inteso regalare, ai numerosi lettori che lo seguono ma soprattutto alla sua terra d’origine, un libro, dal titolo “Senza un domani” (già disponibile sul sito della New-Book Edizioni nonché sui principali digital store del Paese). Un romanzo a 360° che è ambientato a Schiavonea, tra i vicoli e la piazzetta dove l’autore è nato e ha trascorso gli anni più belli, quelli della spensieratezza dell’infanzia dapprima e della fanciullezza poi.
“Questo libro – mi spiega Andrea – è una dichiarazione d’amore alla mia Schiavonea, alla mia città, alla mia gente, al luogo del quale sono profondamente innamorato e che continuo a preferire, pur se distante dallo stesso per motivi di studio, perché è il più bello del mondo”.
Una dichiarazione d’amore, dunque, questa di Andrea alle sue radici, alla sua terra, alla sua famiglia, che ne ha sempre seguito amorevolmente il percorso di riscatto e di formazione intrapreso con perseveranza e determinazione. E allora, cos’altro aggiungere? Da parte mia, Andrea, e penso di farlo anche a nome dei tuoi affetti più cari e del tuo “popolo”, non solo le congratulazioni per il libro fresco di stampa, certamente il primo di una lunga serie, ma per averci ricordato il valore della memoria e il culto dell’appartenenza: quello a Schiavonea, scrigno incantato e finestra vista mare, inestimabile patrimonio d’emozioni e sentimenti sempre vivo nella mente e nel cuore.
Fabio Pistoia