Verso il sequestro penale dei mezzi dei recidivi.
Non c’è cura medica, ricerca scientifica o vaccino scoperto in laboratorio che possa debellarlo. Il virus che accomuna gli ignoranti e imbecilli residenti nell’area urbana di Corigliano incuranti del pericolo cagionato, con i loro incoscienti comportamenti, a se stessi e agli altri, conosce un solo “nemico”, ossia la celere ed efficace risposta delle Forze dell’Ordine e dell’Autorità giudiziaria, ed un unico antidoto, lo sdegno della stragrande maggioranza della popolazione che, con senso di responsabilità e rigorosa collaborazione, sta quotidianamente attenendosi alle disposizioni contenute nel Dpmc emesso a seguito dell’emergenza coronavirus nonché nelle Ordinanze regionali e comunali in materia.
Il bilancio delle persone denunciate per l’ormai noto articolo 650 del Codice Penale dai Carabinieri della Compagnia di Corigliano, guidata con dedizione dal Capitano Cesare Calascibetta, è infatti notevolmente aumentato nelle ultime ore, superando il numero di ben 150 nell’intero territorio di competenza, di cui oltre una sessantina nella sola area urbana coriglianese.
Tra ieri pomeriggio e stamani, altre 9 persone sono state denunciate proprio a Corigliano (così territorialmente ripartite: 2 a Schiavonea, 3 allo Scalo e 4 al Centro storico) poiché tutte trovate sprovviste della preposta autocertificazione giustificativa ai fini dei relativi spostamenti. Ancor più grave del dato in questione è il fatto che i militari della locale Compagnia hanno sorpreso per la seconda volta consecutiva, a distanza di poche ore dalla predecente, un pregiudicato del luogo, nuovamente a spasso per la città e quindi per l’ennesima volta denunciato.
Per gli scriteriati di turno, recidivi nel perpetrare tali scellerati comportamenti, nonché per altri soggetti eventualmente gravati da misure cautelari, s’annunciano duri provvedimenti che saranno valutati di volta in volta qualora colti in flagranza delle predette inosservanze, ossia la possibilità, da parte dei militari e su disposizione della Procura, di provvedere finanche al sequestro penale dei mezzi adoperati dai medesimi soggetti. Un utile strumento di supporto nel solco della proficua quanto ammirevole attività intrapresa e portata avanti con abnegazione dai Carabinieri della Compagnia di Corigliano, ormai senza sosta impegnati in una lotta senza sconti nei confronti di coloro i quali minano alla salute pubblica. Al Capitano Calascibetta e a tutti i suoi militari la gratitudine per lo straordinario lavoro ampiamente noto e apprezzato dalla cittadinanza: siffatte azioni infondono fiducia e incoraggiano a proseguire sulla strada dell’unità e della responsabilità nella e per la comunità.
Fabio Pistoia