Non solo Coronavirus. In tempi difficili, la lettura e la scrittura di liete notizie può essere fonte di auspicata letizia. Come nei casi – e sono tanti, e tutti degni di nota – di concittadini di Corigliano Rossano che mi scrivono per raccontare le loro storie, o che talvolta conosco personalmente, afferenti esperienze lavorative che li hanno visti affermarsi con successo in contesti non facili e dopo non pochi sacrifici d’ogni sorta.
Quest’oggi mi piace soffermarmi, evidenziandone la figura di grande lavoratore e d’uomo conosciuto e stimato in larghi strati della popolazione, sul signor Giovanni Curti, classe 1949, coriglianese doc che può vantare circa cinquant’anni d’attività nel campo della pasticceria.
Da sempre con la passione per tale nobile e impegnativa arte, Giovanni Curti iniziò a lavorare come aiuto pasticcere, quando era ancora un bambino, presso la rinomata pasticceria dei fratelli Gravina. All’età di soli 16 anni, poi, aprì una pizzeria in zona San Francesco, nel cuore del centro storico cittadino, attività che lo rese noto per i coriglianesi come “Giuvann ra pizzeria”; successivamente, con il passare degli anni, il signor Curti si spostò presso il borgo marinaro e turistico di Schiavonea.
All’età di 23 anni, siamo nell’ormai lontano 1972, e dunque circa cinquant’anni addietro, aprì la sua prima pasticceria sul Lungomare, in zona Madonnina, un locale che ancora oggi continua la sua attività dopo che fu venduta al signor Giuseppe Marghella; lì resta fino al 1989, dove poi aprì la sua ultima attività, la pasticceria-gelateria “La Perla”, situata in via Archimede e tuttora gestita da uno dei figli, che ne segue con impegno e passione le orme. Tra le “opere” più celebri e apprezzate preparate da Curti ricordiamo la torta nuziale del 1994 rappresentante il Castello ducale di Corigliano, interamente realizzata in zucchero. L’intera comunità ricorda con affetto Giovanni Curti, vero e proprio maestro della pasticceria, e nutre attestati di stima per la sua famiglia.