E come se non bastasse, il terremoto. Chissà quanti calabresi, la scorsa notte, fuori dalle proprie abitazioni, rifugiati in macchina, perché la terra quando trema forte fa paura ed in questo periodo la paura è tanta. Da una settimana la nostra vita è radicalmente cambiata, abitudini, modi di fare, perché il nemico che stiamo affrontando è un nemico molto forte che si batte solo osservando, scrupolosamente, tutto quello che ci viene indicato per il nostro bene.
Oggi pensavo all’allegria dei nostri balconi, anche qui a Corigliano Rossano, con famiglie che hanno organizzato dei veri e propri party karaoke sulle terrazze. Dall’Inno di Mameli, (Auguri oggi alla nostra Nazione per la festa dell’Unità) passando a Rino Gaetano e alla musica dei nostri giorni. Poi, però, lo sguardo va alla terribile foto di Bergamo, nella Chiesa del cimitero, trasformata in camera mortuaria, con le bare delle persone che non sopravvivono al coronavirus o morte per altra causa, una fila interminabile, Oggi sui social c’è chi si divide, dobbiamo gioire perché la vita va celebrata anche per chi sta combattendo per noi e dall’altra parte, c’è chi dice, basta, serve rispetto per tutte le vittime di questo terribile virus. Da che parte dobbiamo stare? Come sempre, forse, la verità sta nel mezzo, perché è vero che dobbiamo fermarci e contemplare questa tragedia, riflettendo, pregando per chi crede, ed è anche vero che dobbiamo avere la voglia di continuare a vivere, anche per quelli che, questa battaglia, l’hanno persa. Dovevo scegliere se pubblicare la foto dei balconi colorati o quella delle bare a Bergamo, ho scelto, di sicuro, quella più rappresentativa per tutti. Giuseppe il Papà per eccellenza e Francesco il Padre della nostra Calabria, tanto caro alla nostra devozione popolare. Con questi amici 2, al nostro fianco, sappiamo che la battaglia è già vinta in partenza e grazie ai medici, al personale paramedico, alle forze dell’ordine, alle istituzioni, a chi continua a lavorare, soprattutto nei supermercati, per garantire una vita “normale”. Coraggio Italia, Coraggio Calabria!
Francesco caputo