Assieme a Petrini altri giudici ed avvocati corrotti e corruttori attorno al braciere d’una loggia massonica illegale ed occulta
Un intreccio perverso d’interessi reciproci e a volte convergenti. Interessi illegali, ovviamente. In ambito giudiziario e non solo. Decisi intorno al misterioso braciere d’una loggia massonica segreta. E deviata. L’oramai ex giudice Marco Petrini, 56 anni, ex presidente della seconda sezione della Corte d’Assise d’appello di Catanzaro e della Commissione tributaria provinciale catanzarese, arrestato per corruzione in atti giudiziari lo scorso 15 gennaio assieme ad altri personaggi nell’ambito della maxi-inchiesta “Genesi” condotta dai magistrati della Procura di Salerno su input della stessa Procura catanzarese guidata da Nicola Gratteri, avrebbe ammesso di far parte d’una loggia massonica segreta, e quindi illegale
operante sull’asse Catanzaro-Cosenza-Castrovillari. Una loggia estranea alla massoneria tradizionale, che sarebbe attiva in violazione della “Legge Anselmi” approvata dal Parlamento italiano dopo la scoperta della “P2” del fu Licio Gelli. LEGGI ARTICOLO COMPLETO