Mentre i professorini antimafia di “Libera” insegnano al mondo come consultare il sito internet del Comune!
Se uno o una “normale” ti dice «Ti sparo» oppure «Se sto guidando la macchina e ti vedo a piedi, ti metto sotto», il più delle volte non è da prendere alla lettera come autore d’una minaccia. Nel caso di persone “normali”, infatti, può trattarsi di linguaggio brutto sì, ma colorito di spacconeria soltanto verbale.
Quando invece frasi del genere vengono dette oppure scritte da un pluripregiudicato, l’antifona e la musica potrebbero essere ben diverse. Le parole, insomma, possono avere un confine invisibile con eventuali fatti. E qualche giorno fa un 31enne noto pluripregiudicato coriglianese LEGGI ARTICOLO COMPLETO