L’11 febbraio, per i cristiani, rappresenta una memoria speciale, la Vergine Maria di Lourdes. Ricorre, infatti, una delle più celebri apparizioni mariane, riconosciute dalla Chiesa.
L’11 febbraio del 1858, la quattordicenne Bernardette Soubirous, sul torrente del fiume Gave, avvertì un vento impetuoso e vide, nella grotta, la figura luminosa di una donna che sorridendo la invitò ad avvicinarsi. L’apparizione si ripetè per altre 17 volte e il 25 marzo, quella donna, si presentò a Bernardette, e al mondo intero, come l’Immacolata Concezione. In occasione di questa bella e dolce memoria viene celebrata la Giornata Mondiale del Malato, da un idea di Giovanni Paolo II, che dal 1992 viene ricordata ogni anno. Lourdes diventa il simbolo della sofferenza “bagnata” dalla grazia. Ogni giorno, uomini segnati dal dolore della sofferenza e della malattia, grazie all’aiuto dell’Unitalsi e di migliaia di volontari, sperimentano quella grazia di consolazione spirituale che Dio concede per intercessione di Maria. A noi il compito di promuovere la “dignità” del malato, in ogni situazione della vita, dal concepimento fino alla morte. Anche nel nostro territorio tanti malati non possono accedere alle cure del sistema nazionale sanitario, figuriamoci nei Centri privati. Per questo è necessario che i nostri Ospedali Spoke di Corigliano Rossano garantiscano il diritto alla salute delle migliaia di persone, che ogni giorno, accedono a queste strutture. E che la Madonna ci metta una buona parola per la realizzazione dell’Ospedale Unico, perché arrivati a questo punto, “Si accettano miracoli!”.
francesco caputo