Dopo settantacinque anni esatti dall’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Aushwitz, non possiamo non ricordare quello che si presentò davanti agli occhi dei soldati Russi e non è affatto semplice descrivere con semplici parole cosa sia l’annientamento fisico e psicologico di un individuo, cosa sia la cancellazione della dignità dell’uomo, cosa sia l’annullamento sistematico e scientifico della pur minima parvenza di umanità di chi è stato internato in un lager,
cosa possa significare veder morire, magari per un capriccio, un figlio, un fratello, un genitore e desiderare con tutte le proprie forze la stessa fine, cosa sia l’orrore: perché Aushwitz è l’ orrore, Aushwitz è il baratro dell’ Umanità, Aushwitz è il punto di non ritorno, il confine tra progresso umano e follia allo stato puro…Partendo da questo presupposto, stamattina al “ Don Bosco”, davanti a una platea di ragazzi e genitori, è stato proiettato il film “ La stella di Andra e Tati”, film proposto dall’Amministrazione comunale di Corigliano Rossano, rappresentata, in tale occasione, dal Consigliere Comunale, Sig. Biagio Frasca, il quale ha ringraziato vivamente il Dirigente Scolastico dell’Istituto “ Don Bosco”, Dott. Agostino Guzzo, da sempre attento e sensibile riguardo tematiche importanti sul piano storico-sociale. Nelle parole del Dott. Guzzo, il quale ha invitato i ragazzi a riflettere su ciò che ha rappresentato la persecuzione del Popolo ebraico e l’annientamento crudele e sistematico di omosessuali, di rom, di portatori di handicap fisici e psichici, di oppositori politici da parte della Germania nazista, un monito preciso affinchè le attività didattiche e culturali pongano le basi per un processo di sensibilizzazione delle nuove generazioni che operi quale antidoto riguardo alla possibilità che l’orrore, la lucida follia, il disprezzo per l’individuo, la crudeltà gratuita possano manifestarsi a qualsiasi latitudine e in qualsiasi momento. Rendere partecipi le nuove generazioni ad un momento importante per la Storia dell’Umanità quale “La Giornata della Memoria” è un atto imprescindibile e fondamentale, un momento comunitario straordinario da cui non si può prescindere in una Scuola che possa essere definita moderna e pronta alle sfide che un Mondo “ globalizzato” impone a docenti e ad allievi. Un doveroso ringraziamento va a tutti gli insegnanti e al personale della scuola, in particolar modo all’insegnante Erminia Avella la quale ha coordinato i lavori con tanta partecipazione ed ha consentito, in tal modo, che l’organizzazione dell’evento sia stata ottimale in tutti i suoi aspetti.
ISTITUTO COMPRENSIVO “ DON BOSCO” CANTINELLA DI CORIGLIANOROSSANO
Cantinella di CoriglianoRossano, 01.02.2020
La referente per la comunicazione, prof.ssa Maria Matranga