Aprire fb e scoprire che nella mia “bellissima” Città di Corigliano Rossano, risiedono numerosi critici ed esperti di cinema, di politica e del “fenomeno immigrazione”. Caro Checco Zalone, ti chiedo scusa per i miei “compaesani” che ti “fanno la guerra” sui social per la tua battuta su Vibo Valentia, ma poi non scendono in piazza quando chiudono gli ospedali e non vengono garantiti i servizi minimi, saper riconoscere i difetti e i problemi della propria terra è il primo passo per risolverli.
Perché Checco Zalone non c’è l’ha con gli italiani anzi, con le sue battute taglienti, mette in evidenzia le problematiche del lavoro e di come sia difficile creare impresa-lavoro al Sud Italia. Checco Zalone, mette a nudo l’essere umano “bianco o colorato”, “bianco” carrierista pronto a scalare con ogni mezzo il successo, o “nero” pronto a “vendere” i suoi compagni di viaggio pur di salvarsi, ma da solo.
Cari Amici di Corigliano Rossano e cari amici Calabresi, smettiamola di fare i politicamente corretti e di prendercela sempre per le cose che non contano, a quelli che non hanno capito come si vive bene a”casa nostra” e paragona i suoi problemi a chi dall’altra parte si imbarca senza la certezza di arrivare a destinazione.
Tolo Tolo – Solo Solo, è il grido di un bambino che galleggia tra le onde, felice di restare a galla, felice come quando noi abbiamo imparato a nuotare. In fondo è un tendersi la mano a vicenda, per restare insieme a galla, così come dovrebbe essere, a prescindere dal colore della pelle. Aiutiamoci, dove capita, a casa nostra, loro, dovunque!
francesco caputo