-Ha cercato (don Flaminio) di vivere tutto questo con la generosità del suo cuore. Egli, nelle varie fasi della sua vita, si è impegnato per il territorio, per le vocazioni”- riguardo alla Comunità dell’Immacolata- “costruita da don Flaminio pietra su pietra, cuore su cuore”-. Le toccanti parole dell’Arcivescovo Satriano, durante le esequie del carissimo don Flaminio, sono il testamento spirituale e umano, di questo sacerdote che dai primi anni 60 ha fatto parte della storia di Corigliano.
Don Flaminio, pochi mesi prima di morire, aveva intenzione di scrivere il suo “testamento” spirituale, voleva che l’aiutassi al computer, non abbiamo fatto in tempo, ma c’è una meraviglioso “testamento” già scritto, dalla missione alla parrocchia Maria SS. delle Grazie, a quella del Villaggio Frassa e Schiavonea, passando per la costruzione del campo sportivo “Tonino Sosto”, all’Immacolata, il “sogno” di don Flaminio. Don Flaminio ha sempre servito, obbediente, la Chiesa e le polemiche del 2010 non esistono, perché nelle parole dell’allora Vescovo, Mons. Santo Marcianò, c’è tutta la riconoscenza ed il ringraziamento del pastore verso il suo presbitero, le polemiche sono state sollevate da altri, per fare “show”. Don Flaminio, ha cercato nel suo servizio, di aiutare tutti, indistintamente, spesso anche quelli che “scambiavano” la sacrestia come un ufficio di collocamento. Gente che non ha servito la Chiesa ma ha cercato di “servirsi” della Chiesa. Gente che dovrebbe tacere e invece ha sempre alimentato chiacchiere e pettegolezzi, gente che dice di essere stata al suo fianco, mentre fino alla fine c’eravamo i soliti, perché, ormai, per qualcuno, l’ufficio di collocamento aveva chiuso i battenti. Caro don Flaminio, ci siamo voluti davvero bene, ogni tanto le nostre discussioni erano accese, ma erano vere, mi sei stato vicino quando ho perso papà e la nonna, alla quale ero molto legato. Ti dirò sempre Grazie, per aver fatto parte del mio viaggio di vita. In questo viaggio non ho trovato successo e potere, ma di sicuro l’educazione ed il rispetto. La Vergine di Lourdes, che da domani “veglierà” sul tuo “riposo” apra i nostri cuori all’Amore e perdoni qualcuno che, troppo facilmente, ha dimenticato. Grazie a Don Alfredo e alla Comunità dell’Immacolata per aver promosso, con i giovani della Sportiva, l’iniziativa di domani, grazie al nipote Alfonso ed a tutta la famiglia Ruffo per l’affetto e la vicinanza. Grazie a chi si unirà a noi nel ricordo e nella preghiera. “Un pezzo di Paradiso aggiusta tutto”. (San Giovanni Bosco)
francesco caputo