Diritto di replica
Rispondo a titolo personale alle accuse gratuite di Giorgio Luzzi – formalizzate sotto la denominazione Movimento Centro Storico Corigliano Calabro – ai parlamentari M5S dell’Alto Ionio cosentino, tra cui il sottoscritto. Non posso farne a meno, perché il silenzio legittima ogni narrazione parziale, viziata, inveritiera o strumentale in merito all’operato politico di chicchessia. Nel suo soliloquio-sproloquio Luzzi emette la propria sentenza di condanna ma ignora i fatti.
Il sottoscritto ha fatto annullare tante procedure amministrative illegittime nell’ambito dell’organizzazione dei servizi sanitari della Calabria, ha dato impulso per il proprio ruolo allo sblocco del turnover del personale sanitario e allo scorrimento delle graduatorie valide degli idonei al fine di coprire i tanti posti mancanti negli ospedali calabresi e nelle altre strutture pubbliche regionali.
Il sottoscritto ha condotto una battaglia quotidiana e rigorosa contro gli abusi, le storture, le ingiustizie, il clientelismo e i disservizi nella sanità calabrese. Anche grazie al mio impegno e a quello di altri colleghi di gruppo parlamentare, il governo nazionale ha impugnato la legge regionale per l’istituzione dell’Azienda ospedaliera unica catanzarese, approvata trasversalmente dai vecchi politici per consentire al policlinico universitario di Catanzaro di beneficiare di un corrispettivo annuo, da parte della Regione, superiore di decine di milioni rispetto al consentito.
Dall’inizio del mandato parlamentare, il sottoscritto ha ascoltato centinaia di operatori sanitari ed è intervenuto su moltissimi casi relativi all’organizzazione e gestione di unità operative, su incarichi dirigenziali assegnati con evidenti forzature e per garantire il controllo serrato della spesa e del rispetto delle regole nelle aziende del Servizio sanitario regionale, all’uopo presentando alle Procure e alla Corte dei conti oltre duecento denunce circostanziate.
Ancora, il sottoscritto – che di certo non è stato tenero con la maggioranza cui appartiene, tra l’altro avendo contestato a più riprese la struttura commissariale del governo – ha presentato specifici emendamenti per trasferire oltre 100 milioni all’anno in più alla sanità calabrese, per migliorare l’assistenza negli ospedali di zona disagiata e per incrementare le assunzioni in ambito sanitario, ancora insufficienti.
Non è tutto. Nelle sedi istituzionali il sottoscritto ha dato sostegno pieno e incondizionato a pazienti, comitati, associazioni e famiglie in lotta contro la diffusa disorganizzazione sanitaria in Calabria.
Inoltre il sottoscritto ha cercato in ogni modo e con ogni mezzo di valorizzare le professionalità che ci sono nella sanità calabrese, da ultimo chiedendo la revoca dell’intesa tra il ministero della Salute, la Regione Veneto e l’Azienda ospedaliera di Padova per la riorganizzazione delle Chirurgie calabresi; intesa di cui non si conoscono a fondo presupposti e obiettivi.
Infine il sottoscritto non ha guardato alla ragione di partito nell’esercizio del mandato conferitogli dagli elettori, come dimostrano certe posizioni assunte, in aperto dissenso con il governo, in merito alla gestione della sanità calabrese.
Francesco Sapia
Deputato della Repubblica