Finalmente! Sono state portate in Consiglio comunale le linee programmatiche del sindaco Biffoni!
Un copia incolla ridicolo! Riprodotto nella sua farsa finale, in un Consiglio comunale presieduto da Flavio Stasi, e dove al culmine della commedia l’avv. ssa Maria Salimbeni vi rintraccia persino una visione strategica. Ella, dal suo scranno, riesce persino a vedere i tavoli di partecipazione con attorno tutti i cittadini- elettori, cioè tutti quegli allocchi che ancora sperano in questo imbroglio senza alcuna soluzione di continuità. Perché di un imbroglio si tratta, e ve lo spiegherò plasticamente.
Sono due gli interventi che rasentano il paradosso. Il primo, pare sia uscito dal racconto di “Alice nel paese delle meraviglie” ed è quello di Aldo Zagarese, che ripercorre concettualmente una strada illuminata ma non asfaltata; mentre il secondo, quello di Francesco Madeo, consigliere organico, ormai, alla maggioranza, e livellario in pectore, tratta di equità fiscale, non ravvedendo che, a breve, dopo le visite della Guardia di Finanza agli uffici del Patrimonio, si dovrà parlare, a proposito di livellari, molto probabilmente di evasione fiscale e di danno erariale. Tuttavia, bisogna attendere, ancora, affinché qualcosa accada precisamente al minuto 21 dell’ora terza del Consiglio comunale . Quando ha preso la parola il Consigliere Graziano , dopo aver commentato l’intera pantomima di Stasi, lo stesso ha espresso una serie di riferimenti impressionanti, tanto che Il Sindaco è stato smascherato con dati alla mano. Molti, i fondi ed i finanziamenti ormai andati perduti, e “ahi voglia di fare bao bao micio micio”. Milioni di euro “smarriti” che non ritorneranno più. Dopo questa prima parte, il generale Graziano ritorna sulla questione “Centri storici” e denuncia un aspetto paradossale che, a primo sentire, non fa tutto quest’effetto. Egli richiama Stasi su una delle poche cose che doveva scrivere e riportare nelle linee programmatiche, e che in realtà non è stata riscontrata dalla minoranza. Dice Graziano che, a Rossano, i commercianti e le attività gravitanti sul centro storico sono esentasse, mentre quelli del centro storico di Corigliano le pagano regolarmente: Tari e Tosap. Tanto, e lo prova il documento in allegato, che ho gentilmente richiesto alla minoranza, significa che il Sindaco Stasi si sta portando a spasso i commercianti di Corigliano centro da un paio di mesi (così come i pescatori di Schiavonea e il povero operaio che si è riportato sulla ciminiera dell’Enel), e, della questione della detassazione, si è guardato bene dal trattarla. La dichiarazione del consigliere Graziano meraviglia ancor di più sapendo che l’assessore al Commercio, Giovanni Palermo, e quella al centro Storico ,l’avv.ssa Anna Maria Turano, sono proprio di Corigliano: loro , per primi, avrebbero dovuto richiedere una condizione fiscale paritaria, invece no. La esenzione totale delle tasse, relative alle attività gravitanti sul centro storico rossanese, è riscontrabile sulla Delibera del Consiglio comunale n.19 del 30 marzo 2017 art. 28 comma b. ed a tutt’oggi in vigore.
All’amico Enzo Natozza, Presidente del Comitato dei commercianti coriglianesi, e al Maestro Angelo Curti, avevo anticipato che mi sarei occupato politicamente di questa vicenda, come è evidente. Oggi, è una notizia pubblicata con tanto di documentazione. L’invito è quello di richiedere all’ Amministrazione, guidata da Flavio Stasi, per i miei concittadini commercianti, pari dignità e trattamento degli omologhi rossanesi. LEGGI O SCARICA DELIBERA
Tanto dovevo
Il presidente del Mac
Alfonso Caravetta