“In nome e per conto dei suoi concittadini, scriviamo la presente per far presente alle sue attenzioni il disagio e il malcontento che molti abitanti del nuovo comune hanno voluto esprimere per l’introduzione della nuova tariffa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARI), e soprattutto in merito alle numerose cartelle inviate agli stessi dalla Municipia S.P.A. nonché società di riscossione coattiva delle imposte comunali dell’area urbana di Corigliano”.
E’ quanto scrive, in una lettera inviata al Sindaco Flavio Stasi, la Confconsumatori di Corigliano Rossano in merito alle cosiddette “cartelle pazze Tari”, per le quali si chiede un incontro al Primo Cittadino.
“Un disagio giustificato e purtroppo prevedibile visto il sensibile inasprimento del tributo, di cui però il Comune di Corigliano Rossano sappiamo non può essere considerato l’unico “colpevole”, ma semmai semplice esattore. Ciò che il nostro ente vuol portare alle sue attenzioni è, purtroppo, il modo a volte privo di pregiudizi che la società di riscossione, ovvero la Municipia Spa, rivolge nei confronti dei cittadini nonché contribuenti e di cui Lei oggi rappresenta gli stessi. In questi giorni, tanti di essi si son visti recapitare per annualità differenti, ma generalmente corrispondenti all’anno 2014 e sino al 2017, cartelle spesso illegittime in quanto presenti per le stesse dei vizi formali. Presso la nostra sede, tanti concittadini lamentano l’invio di avvisi di accertamento Tari, spesso e purtroppo non corrispondenti alla realtà dei fatti, ovvero a quanto effettivamente e nel concreto gli stessi sono tenuti a versare regolarmente ed annualmente nelle casse comunali a titolo di tributo Tari. Dalle nostre analisi i dati più eclatanti che emergono vanno dall’erronea valutazione dei mq delle abitazioni e pertinenze agli immobili non destinanti al pagamento del tributo, in quanto rustici e privi di immobili e di utenze e sostanzialmente non abitati, ad addirittura richieste di pagamento del tributo per immobili in possesso di altri proprietari e quindi con erronea intestazione della cartella o locati e quindi a carico dell’affittuario. L’impatto della Tari – proseguono dalla Confconsumatori – già di per sé negli ultimi anni ha contribuito enormemente a ridurre e ad affievolire le risorse economiche dei cittadini del nuovo comune, e di questo siamo molto preoccupati, in quanto in ragion di quanto sopra detto tutto questo non è oramai più sopportabile poiché non tutti i coriglianesi sono in grado di sopportare il peso della tassa ed assolvere quanto richiesto e spesso anche in malo modo. Se a questo, quindi, si aggiunge un lavoro purtroppo mal gestito della società di riscossione, il danno diventa irreparabile. Si credeva anni fa che l’Amministrazione comunale per ridurre in modo strutturale la pressione fiscale sui cittadini, con l’introduzione della raccolta differenziata ed i “porta a porta”, avrebbe fatto sì che i costi del servizio si sarebbero abbassati e nel frattempo si sarebbe avviata una lotta all’evasione senza
precedenti nella storia della città. Al di là di queste doverose precisazioni, ciò che ci preme di più è quello di chiedere alla nuova Amministrazione di essere più vicina alla cittadinanza e di rassicurare gli stessi sulla volontà di attuare politiche efficaci ed eque, tagliando le spese inutili, impiegando bene i danari pubblici ed aiutando chi resta indietro. Siamo certi che questa fase iniziale di governo è di sicuro quella più difficile e frustrante ed inoltre è solo lavorando con grande passione che i frutti dell’impegno preso matureranno nel tempo e per i
cittadini, costretti a patire sacrifici in un momento già molto difficile, il tutto avrà come unico scopo quello di risolvere per davvero i problemi e non accantonarli. Allo stato di fatto chiediamo all’Amministrazione comunale di rivedere le responsabilità della società di riscossione e di sperimentare e a far mutare in positivo i rapporti delle istituzioni verso i cittadini, in quanto restiamo dell’idea che il cammino fino ad adesso realizzato purtroppo non è stato positivo né per il Comune e ne per gli stessi cittadini”.
Fabio Pistoia