Continua il fenomeno delle cartelle cosiddette “pazze”, inviate ai contribuenti dell’area urbana di Corigliano ed inerente la “famigerata” Tari. Si tratta, perlopiù, di avvisi di accertamento inerenti agli anni passati (2013-2018) inviate dall’ente di riscossione coattiva delle entrate comunali di Corigliano. Sulla questione si registra l’intervento della Confconsumatori territoriale di Corigliano Rossano con il suo responsabile legale della sede, dottor Domenico Varcaro, professionista scrupoloso e sempre attento alle tematiche e problematiche attuali.
“La Confconsumatori è in continua attività per informare al meglio i propri assistiti e allo stato di fatto sta affrontando con fermezza e serietà la problematica insorta per fornire assistenza ai contribuenti interessati. Spesso – dichiara Varcaro – si richiedono ai danni del contribuente somme di denaro non dovute, sia per una errata valutazione dei mq sia per una considerazione scorretta di immobili non soggetti al pagamento del tributo. Già dal 2017 Confconsumatori aveva reso noti i contenuti di alcune cartelle scorrette a danno dei contribuenti. Da allora la situazione non sembra migliorata, continuano le segnalazioni da parte di cittadini confusi e vessati dall’ente di riscossione. Nonostante tutto ciò, per la rilevante entità complessiva del costo del servizio, e per la ripartizione praticata tra le diverse tipologie (domestico e non domestico), è stato facile rappresentare i gravi effetti prodotti su tutte le attività produttive, che esercitano legalmente, nel nuovo Comune di Corigliano-Rossano. In questo senso è stata riscontrata la disponibilità dell’ente di riscossione, per il tributo di competenza, a praticare delle dilazioni sul pagamento notificato ai contribuenti, ma solo lì dove la cartella non presenti vizi formali”.
“Chiediamo all’Amministrazione del nuovo Comune – prosegue Varcaro – di rimodulare tanto il peso del tributo sulle produzioni di rifiuti sempre più rispondenti alla realtà, quanto l’eventuale revisione sulle stesse riparametrazioni tra categorie produttive e privati cittadini. Il tutto al fine di rendere quanto più equo e realistico possibile l’onere del servizio sui rifiuti. Per questo Confconsumatori sta avviando analisi e studi approfonditi sul caso, al fine di tutelare in ogni sede civile e penale, anche eventualmente mediante class-action, i contribuenti interessati, considerando le gravissime ed irreparabili conseguenze che ne potrebbero derivare. Nei prossimi giorni, comunque, le persone interessate saranno ricontattate anche all’esito degli accertamenti che l’associazione sta svolgendo. Gli interessati possono recarsi e/o prendere contatto con lo sportello di Confconsumatori Corigliano Rossano o scrivere all’indirizzo e-mail confconsumatori-cor@libero.it”.
Fabio Pistoia