Concesso dal Gip Luca Colitta, si è svolto questa mattina, presso il Tribunale di Castrovillari, l’incidente probatorio relativo alla clamorosa e delicatissima vicenda di presunte violenze sessuali perpetrate da un uomo di 55 anni di Corigliano nei confronti del figlio di 16. Durante l’udienza, il ragazzino (assistito dagli avvocati Raffaella Accroglianò e Lucia Pistola) ha confermato, e dunque “cristallizzato”, le accuse al genitore prima dell’avvio della fase dibattimentale; due i casi, entrambi datati giugno 2019, durante i quali lo stesso sarebbe stato violentato.
L’incidente probatorio odierno ha visto protagonista non solo il ragazzino, che ha fornito una serie di raccapriccianti “dettagli” su ciò che avrebbe subito e risposto anche ad alcune domande sulla personalità del padre, ma anche la sorellina di 15 anni, la quale, seppure assente alle presunte violenze, ha comunque confermato quanto le è stato in merito raccontato dal fratello e dalla mamma; è stata proprio quest’ultima, a seguito di una sua denuncia, a far scattare le manette ai polsi dell’uomo.
Il 55enne venne infatti arrestato lo scorso mese di luglio, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare, dai Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro in collaborazione con lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia. Dalle prime indagini era emerso che l’uomo, pastore, già noto alle forze dell’ordine, si era rifugiato in una casa rurale sulla sommità di una collina nel territorio di Corigliano. Partite le ricerche, venne individuato ed arrestato e si trova attualmente detenuto nel carcere di Castrovillari con l’accusa di violenza sessuale aggravata sul figlio minorenne.
Fabio Pistoia