Con sentenza n. 13639 del 4 luglio scorso, la Settima Sezione della Cassazione, riunita in Camera di Consiglio, ha molto probabilmente scritto la parola “fine” alla vicenda giudiziaria afferente il concorso interno per cinque posti d’ufficiale di Polizia municipale indetto il 30 dicembre del 2003 dall’Amministrazione dell’ex Comune di Corigliano Calabro, all’epoca dei fatti guidata dall’ex sindaco Giovanni Battista Genova. Il reato che veniva contestato agli imputati era abuso d’ufficio.
Tra gli imputati, oltre ad alcuni funzionari comunali, figurava anche l’ex vicesindaco con delega alla Polizia municipale, Italo Le Pera, il quale oggi commenta con alcune dichiarazioni la notizia della decisione, da parte della Cassazione, dell’inammissibilità del ricorso presentato dall’istruttore di Polizia municipale Vincenzo Piraino, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento della somma di tremila euro alla cassa delle ammende.
“Penso che finalmente sia stata scritta la parola “fine” a quest’annosa vicenda giudiziaria, che si protraeva ormai da tanti anni e ha visto trionfare – dichiara Le Pera, difeso dall’avvocato Pierpaolo Cassiano del Foro di Castrovillari – l’assoluta lineare condotta e trasparenza amministrativa sempre adoperata nell’adempimento del ruolo amministrativo da me ricoperto all’epoca dei fatti contestati, nonché dei funzionari comunali nelle loro rispettive funzioni. Il Giudice del lavoro, il Tar, il Giudice penale in tutti e tre i gradi di giudizio hanno quindi stabilito la verità. Resta il rammarico per l’accaduto e soprattutto un interrogativo: chi pagherà, adesso, le spese sostenute dal Comune per far fronte a questa vicenda? Chi risarcirà l’Ente locale? Un quesito che ritengo più che legittimo, alla luce della conclusione odierna”.
Fabio Pistoia