Lo abbiamo scritto in tempi non sospetti e torniamo a riscriverlo oggi. È una storia di ordinaria straordinarietà, quella di Isabella Freccia e dei suoi ultimi traguardi. Non una contraddizione, bensì un gioco ad incastro, nella vita privata e professionale dell’insegnante coriglianese, ove l’apparente consuetudine degli interessi e delle attività si fonde in una fiorente varietà di lieti avvenimenti.
È notizia delle ultime ore, proveniente direttamente da Roma, difatti, la conferma della decisione, assunta da noti e apprezzati professionisti del settore, di realizzare un’iniziativa presso il Piccolo Teatro dell’Arte, nel cuore della Capitale, avente tra i protagonisti l’insegnante e scrittrice coriglianese Isabella Freccia. Un prestigioso risultato per chi, come lei, da anni è impegnata nella non facile arte della scrittura, con una poliedrica produzione culturale di testi in prosa (anche in vernacolo locale) e componimenti poetici o prosometrici, dai più apprezzati per lo stile espositivo e la passione profusa dall’autrice.
L’appuntamento con tale pregevole serata di spettacolo – dal titolo “Parole e Note, Cabaret e Sapori del Sud” – è per domenica 22 settembre, alle ore 20.30, presso il Piccolo Teatro dell’Arte, un grazioso tempio di cultura situato in via Teano 249/251 (Metro C – fermata Teano). L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale “Il Salotto dell’Arte”, apprezzato sodalizio della Capitale, e vedrà come protagonisti, oltre alla nostra concittadina, gli artisti Seby Mangiameli, noto e stimato musicista e compositore, e il giovane e talentuoso attore calabrese Marco De Marco; il tutto arricchito dalla partecipazione straordinaria di apprezzati artisti quali Francesco Ventura, Maria Ermando e Giovanbattista Scidà. Previsto, oltre allo spettacolo, anche un ricco buffet per tutti gli ospiti.
Da Corigliano a Roma: una soddisfazione di non poco conto per Isabella Freccia, donna verace e colta, spirito leggiadro ma mai superficiale, sempre capace di coniugare la dolcezza dei sentimenti per gli affetti più cari con l’animo di una tempra d’acciaio.
Fabio Pistoia