Foto di Horst Auer da Pixabay
I cani sono, da tempo immemorabile, i migliori amici dell’uomo: non solo perché fanno compagnia, ma anche perché aiutano in molti lavori. Un esempio assolutamente attuale è quello dei cani bagnini, visto che in Italia sta aumentando il numero di stabilimenti balneari in cui vengono arruolati come aiutanti anche dei validi giovanissimi guardaspiaggia. Dall’inizio della stagione estiva, questi animali hanno già salvato la vita a ben otto persone.
I cani coinvolti in questi recuperi sono stati addestrati dalla SICS, la Scuola Italiana per Cani da Salvataggio, parte della Protezione Civile. Si tratta della più grande istituzione mondiale dedicata a questo tipo di formazione, presente anche in alcune città europee e nordamericane. Può intervenire sull’intero territorio nazionale, visto che le unità cinofile agiscono in qualità di operatori officiali della P.C. Gli interventi sono spesso coordinati con la guardia costiera e dalla polizia.
L’addestramento, svolto in uno dei 16 centri italiani, non riguarda solo i cani, ma anche il loro conduttore, che lavora a lato e in completa sintonia con l’animale. Si tratta sempre di un training basato sul rinforzo positivo, e mai sulla punizione. I cani più utilizzati, come si legge sul sito della scuola, sono il Terranova, il Labrador e il Golden Retriver, ma non solo. Per formare le squadre vengono scelti esemplari di un peso superiore a trenta chili, purché dimostrino un forte amore per l’acqua. Il corso base dura ben un anno. Alla fine di questo, il cane sarà pronto ad aiutare il bagnino in ogni situazione.
Al momento, l’associazione ha a disposizione una squadra di ben 350 unità cinofile, sparse su tutta la penisola, che lavorano a fianco della Protezione Civile, della Guardia Costiera e in molti stabilimenti balneari, sempre in regime di volontariato. Inoltre, la SICS è attiva in progetti didattici, promozionali o sociali di varia natura. I cani da salvataggio sono approdati anche negli ospedali della provincia di Bergamo, con funzione di pet therapy per bimbi ricoverati e malati terminali.
I cani impegnati nel salvataggio in mare possono davvero fare la differenza tra la vita e la morte. Per esempio, un paio di anni fece storia una bambina di pochi anni a Palinuro (provincia di Salerno, trasportata al largo dalla risacca, che fu salvata da un cane dell’unità cinofila SICS locale. A nulla erano serviti i tentativi dei genitori di metterla in salvo, ma Lux, il cane bagnino, e la sua operatrice, sfidando le onde, raggiunsero la piccola, assicurandola alle manopole dell’imbragatura indossata da Lux, e la riportarono riportata a terra, tra gli applausi dei presenti. Ancora oggi gira la storia sui social network.
Questa è solo una delle storie di questa estate, ma aiuta a far comprendere l’importanza di questi animali, che possono arrivare dove l’uomo non riesce. Come spiegato su Pazziperglianimali, la forza di traino del cane, unita alla capacità di intervenire in situazioni acquatiche differenti, rendono questi animali degli alleati preziosi per salvare vite umane.
In 30 anni di attività, le Unità Cinofile SICS hanno salvato la vita a centinaia di persone, rendendo l’associazione e i cani particolarmente stimati ed apprezzati dagli esperti del settore e dagli organismi che si occupano di sicurezza in mare
La speranza è di vedere sempre più unità cinofile sulle spiagge del nostro paese, comprese quelle della Calabria.