Sono sempre di più le donne bagnino in Italia. Secondo un’indagine di Cna Turismo e Commercio, su un totale di 14.750 bagnini operativi in Italia (di cui 11.000 addetti al salvamento), gli uomini sono 12.390 e le donne sono 2.360, pari al 16 per cento.
Cioè il 2 per cento in più dell’anno scorso. Le regioni che occupano più donne nel settore sono Calabria (il 21%), Trentino Alto Adige (8,5%), Veneto (8,4%). L’età media delle donne assistenti bagnanti è di appena 18 anni.
Nell’edizione di ieri, il prestigioso quotidiano Corriere della Sera si è occupato, a tal proposito, di tre giovani bagnine d’Italia, raccontando le loro rispettive interessanti storie. Si tratta di Sara Nicoli (37 anni) da Forte dei Marmi, Martina Repetto (21) da Genova e della 17enne Martina Sarubbo, studentessa di Corigliano.
Tra un anno, infatti, la giovanissima Martina prenderà il diploma all’Istituto Nautico di Corigliano e, poi, tenterà di entrare all’Accademia Navale, a Livorno. Martina Sarubbo di Cassano allo Ionio, una passione per il mare a diciassette, quest’anno ha deciso di indossare la lifeguard e fischietto per controllare i bagnanti del lido Verde a Villapiana.«Ho preso il brevetto di bagnina frequentando il corso a scuola. Due sole donne in mezzo a decine di uomini».
Seconda di tre sorelle, ha sognato di intraprendere quest’attività per essere indipendente e per togliersi gli sfizi. Al bikini la giovane ha preferito la divisa rossa da bagnina. I turisti all’inizio l’hanno accolta con stupore. La sua abilità e professionalità li ha, però, nel tempo convinti. Martina non ha dovuto compiere nessun salvataggio importante. «Questo è, comunque, il risultato di una attenta attività di prevenzione che si fa in spiaggia». In inverno la giovane bagnina mette la sua professionalità al servizio dei ragazzi in una piscina privata.
Fabio Pistoia