11 luglio Benedetto da Norcia, Patrono d’Europa e padre del monachesimo occidentale. La Regola di Benedetto non è solo ricordata per il suo impatto sulla preghiera e la cultura, ma attraverso il suo ministero, furono aperti centri di ospitalità per i poveri.
Un “gigante” della fede e un esempio per l’Europa di oggi, un continente alla ricerca della propria identità che sceglie aborto ed eutanasia come “medicine” per il quieto vivere anzi, per il “quieto” morire. Anche la nostra terra ha avuto la fortuna di avere uomini così, basti pensare a San Francesco di Paola, uomo di Dio, apostolo della Carità, il suo motto Charitas è al centro della missione dei frati del suo ordine. E come non citare San Nilo da Rossano, il primo santo calabrese, che ha preferito la vita povera e a servizio di Dio e del prossimo alle ricchezze di famiglia, riconosciuto come una delle figure più importanti del monachesimo. Peccato che ci ricordiamo di San Francesco e di San Nilo soltanto durante le processioni, magari arrabbiandoci con il “prete” che non ha fatto passare la statua del santo vicino la nostra porta, mentre il fratello accanto “muore”, mentre tanti giovani sono costretti ad andare via perche non c’è lavoro, per curarsi bisogna andare fuori regione perché qui è negato anche il diritto alla salute. Francesco e Nilo ci camminano accanto, anche oggi, hanno gli occhi e gli sguardi di chi incontriamo, hanno il sudore sulla fronte e respirano, insieme a noi, il “dolce” profumo di zagara e di liquirizia. Buon cammino…
francesco caputo