“Ricordo ancora dopo l’ultimo articolo la frase finale: ad maiora, Giuseppe! Quel messaggio mi è stato di buon auspicio ed è servito molto, poiché da Roma ho ottenuto il trasferimento in una delle mete più ambite al mondo, Dubai, in uno dei bar inseriti nella lista dei 50 migliori al mondo, nei primi 10 miglior bar d’Asia e, non da meno, nel primo miglior bar con ristorante all’interno al mondo. È una grande soddisfazione che mi riempie di gioia e che intendo condividere con tutti i miei amici e concittadini”.
A parlare è Giuseppe Sanseverini, un giovane coriglianese che annovera oltre un decennio di esperienze nel settore del beverage e da circa 8 anni è residente stabilmente a Roma. Ha dapprima iniziato in alcuni locali del territorio, e di Schiavonea nella stagione estiva in primis, e studiato molto, seguendo appositi corsi di formazione ed aggiornamento su un mestiere che richiede di essere sempre al passo con i tempi. Tant’è che il 31enne Giuseppe è ben presto divenuto un’icona del settore nella Capitale, ove ha finora svolto con successo la sua attività in uno dei più famosi locali del centro storico, specializzato in cucina fusion giapponese.
Ora si prepara a spiccare il volo in direzione Dubai, fornendo motivo d’orgoglio per l’intera comunità natia. Giuseppe, amiamo ripeterlo, è l’orgoglio di papà Giorgio, titolare di una storica attività commerciale locale, e del fratello Andrea, anch’egli brillante giovane approdato per lavoro nella Città eterna. Lo è stato – e lo è tuttora, ovunque Lei sia – per l’indimenticabile mamma Paola, concittadina prematuramente scomparsa la cui nitida immagine è scolpita nelle menti e nei cuori di tanti. Ma lo è anche per quanti, e sono numerosi, tra amici e conoscenti ne hanno imparato ad apprezzare il talento profuso nella professione, oltre ad una grande educazione, virtù oggi sempre più rara.
“Stare lontano da casa non è mai stato facile – racconta Giuseppe – e dopo circa 8 anni di permanenza a Roma è stata difficile, ma ero pur sempre a casa mia. Cambiare continente con usi e costumi differenti da noi europei non è facile, ma essendo testardo, e soprattutto avendo fatto una promessa ad una persona che è la spinta e guida quotidiana, cioè la mia Mamma, sarà sicuramente dura ma non impossibile. Per una volta, dopo tanti errori adolescenziali, sarà sicuramente orgogliosa di me, di quello che sto creando e del futuro che mi sto costruendo. Quindi il grazie di tutto ciò va a lei!”.
Quella di Giuseppe Sanseverini è dunque una storia di autentica passione, utile per meglio comprendere la forza di un sogno e l’aspettativa che tanti ragazzi come lui, a giusta ragione, nutrono nel futuro. Lo abbiamo già scritto: si tratta di uno dei numerosi componenti dell’universo identitario giovanile della nostra città, responsabile e impegnato, e come tale meritevole di adeguata attenzione. Questa volta, pertanto, non concluderò col consueto augurio di “ad maiora”, poiché il meglio per Giuseppe è già arrivato.
Fabio Pistoia