Recentemente, un infermiere che opera presso l’Istituto nazionale tumori di Milano, dov’ è pure delegato sindacale, ha lanciato l’allarme. Troppi casi di tumori tra pazienti dai 40 ai 60 anni, dell’Alto Jonio, che chiedono cure presso le strutture di Milano. Da Alessandria del Carretto a Trebisacce per arrivare a Corigliano Rossano e al resto della sibaritide, aumentano i casi di leucemie, tumori ai polmoni, all’esofago, all’apparato orofaringeo, alla prostata.
Nel 2013, proprio nelle campagne di Sibari, sono stati individuati depositi illegali di ferriti. Lo scorso ottobre è stata chiusa la bonifica di migliaia di tonnellate di ferriti a Cassano e Cerchiara. Ma bisogna fare di più, si teme infatti che ci siano altri “veleni” nascosti ma non si sa dove. Per questo la procura di Castrovillari, da anni, sta cercando anche l’aiuto di “comuni” cittadini per smascherare questo terribile crimine che colpisce la nostra terra. Chiedo ai nostri parlamentari di presentare, al più presto, un’ interrogazione per discutere, seriamente, del problema. Al Governo regionale, chiedo di impegnarsi con ogni mezzo per cercare soluzioni, con la salute dei calabresi non si scherza! Al sindaco Stasi, chiedo, da subito, di attuare una task force per individuare eventuali depositi illegali di scorie sul territorio. Controllare è nell’interesse di tutti anche perché manca un registro dei tumori e mancano dati ufficiali. C’è in ballo la nostra salute e quella dei nostri figli, nipoti. Calabria terra mia, amara ed amata, non permettere a nessuno di farti del male!
francesco caputo