Pensione o quiescenza che dir si voglia, ci si congeda comunque, prima o poi, dall’attività professionale rispettivamente svolta. È, questo, un momento sempre emozionante, talvolta e anzi non di rado commovente, intriso di soddisfazioni e bilanci, umani prim’ancora che esclusivamente lavorativi. La tappa della propria esistenza nella quale si salutano amici, semplici conoscenti e quotidiani compagni di tragitto, per dedicarsi al meglio anzitutto agli affetti familiari.
Cosa dire, a tal proposito, quando una nostra concittadina assai nota e stimata, qual è l’insegnante Isabella Freccia, lascia la Scuola dopo un’intera vita spesa al servizio della stessa, ben oltre 40 anni a contatto con bambine e bambini della locale comunità? Isabella, insegnante presso la scuola materna “Madonna della Catena” (Primo Circolo Didattico) di Corigliano Scalo, s’appresta infatti ad adempiere agli ultimi giorni della sua mansione professionale prima di godersi il meritato riposo.
Tanto – si legge in una nota a firma del giornalista Fabio Pistoia – ci sarebbe da dire e da scrivere sulla signora Freccia, ma è questo un caso dove s’avverte la veridicità della teoria dell’insufficienza della parola. Qualsiasi commento sarebbe fuori luogo, superfluo o piuttosto banale dinanzi a ciò che ha rappresentato per il mondo della Scuola coriglianese la nostra Isabella: una colonna portante che non ha mai lesinato tempo ed energie, stabilendo fin da subito un profondo rapporto affettivo con tutte le componenti del suo contesto lavorativo – colleghe insegnanti, personale non docente, dirigente scolastico, genitori, ma soprattutto con i piccolissimi allievi da lei tanto amati – e brillando per serietà professionale e spirito collaborativo. Un autentico punto di riferimento del quale tutti avvertiranno la mancanza, perché Isabella è capace d’intessere immediatamente una particolare empatia con tutti.
L’importanza della funzione didattica è sempre stata la bussola dell’agire di Isabella, ma un valore strategico ha ancor prima ricoperto, nella sua formazione prima e nella pragmatica attività poi, la delicatezza nei rapporti umani, ritenuti la base di armonica esistenza e proficua socialità. Una figura, questa di Isabella, apprezzata maggiormente negli ultimi anni anche sotto un altro aspetto, ossia come autrice di libri e di componimenti in prosa come in poesia, sia in vernacolo locale che in lingua italiana, fonte di unanimi consensi e attestati di stima.
Moglie e madre esemplare di due splendidi figli, Isabella si congeda, pertanto, dalla sua seconda famiglia: la Scuola. A nome di quelle tante bambine e di quei numerosi bambini che hanno avuto la possibilità di crescere insieme ai suoi insegnamenti, oggi pervengono e coralmente si levano due sole parole colme d’affetto: “grazie” ed “auguri”, maestra Isabella.
Corigliano Rossano, 9 giugno 2019