Questa volta l’inesorabile scorrere del tempo non ha avuto la meglio. La memoria l’ha sconfitto, grazie al vivido ricordo dell’uomo e del professionista che è stato. La sua figura, oggi racchiusa in un’immagine del volto cara ai familiari nonché all’intera comunità coriglianese, rispecchia tale luminosa quanto intensa esistenza. Uno sguardo rassicurante, occhi che infondono fiducia, eleganza e stile interiori prim’ancora che nell’aspetto esteriore.
Il 9 agosto prossimo saranno trascorsi 9 anni dalla prematura scomparsa del dottor Pasquale Romio, medico radiologo in servizio presso l’ospedale “Guido Compagna”. Romio è stato uno dei pilastri del nosocomio cittadino, per il cui buon funzionamento non ha lesinato tempo, energie, competenze nello svolgimento della quotidiana attività. Un “missionario” della buona Sanità, capace di dispensare utili consigli e ad “umanizzare” diagnosi nei continui e numerosissimi colloqui intercorsi con i suoi pazienti. L’uomo probo che infondeva serenità in tutti coloro che a lui s’accostavano, e per i quali c’era sempre una porta aperta al dialogo, al confronto, ad una dolce parola.
Il dottore Romio è stato uno dei figli migliori di Corigliano Calabro. Lontano da ogni retorica, oggi, in tempi di spoliazione dei presidi sanitari territoriali e in attesa dell’ospedale unico della Sibaritide, se ne avverte eccome l’assenza. La sua volontà di esserci sempre e comunque, con la proverbiale riservatezza e i consueti toni pacati, nelle occasioni di dibattito, d’analisi, di momenti dediti a decisionali scelte.
Non è un caso che tale sensibilità civica abbia trovato espressione nell’impegno politico attivo, condotto sempre con coerenza, tanto da ricoprire anche il ruolo di presidente del Consiglio comunale. Incarico che lo ha visto brillare, anche in questo caso, per correttezza e linearità nei comportamenti.
Nel prossimo decennale della scomparsa (2010-2020), sarebbe probabilmente opportuno ideare un avvenimento per riflettere sul chi è stato e sul cosa ha rappresentato il dottore Romio, nonché per raccogliere testimonianze d’affetto e stima dei suoi concittadini. Uomo di scienza ma anche di profonda fede, puntualmente presente alla santa messa della domenica e, soprattutto, con la sua adesione pragmatica ad una concezione religiosa della vita, della professione medica, della persona profondamente dedita ai valori della famiglia. Continueremo a ricordarti, dottore Romio, perché tanto hai fatto per molti di noi.
Fabio Pistoia