Scorre anche del sangue di Corigliano Rossano nel novero di giovani professionisti della medicina che stanno mettendo a punto interessanti quanto promettenti scoperte scientifiche d’indubbia utilità. Si tratta della dottoressa Francesca Algieri, nata a Corigliano Calabro e residente a Milano, illustre concittadina che con la competenza e l’impegno profusi nel campo dello studio prima e dell’attività poi rende onore all’intera comunità.
Dopo aver conseguito a Perugia la laurea in Biotecnologie farmaceutiche nonché un dottorato in analoga disciplina in quel di Granada, Francesca Algieri si è specializzata applicando praticamente le nozioni diligentemente acquisite. Tant’è che oggi fa parte del gruppo di Immunologia delle mucose e Microcrobiota del prestigioso Centro di ricerca dell’Humanitas. Team che attualmente ha allo studio anche un vaccino per la cura del melanoma e del sarcoma.
L’importanza del lavoro in corso è stato inoltre oggetto d’attenzione, nell’edizione di ieri, da parte dell’autorevole quotidiano Corriere della Sera. Maria Rescigno, professore di Patologia generale, con studi e ricerche fra Milano, Cambridge, Cnr, Bicocca e Ieo, dal 2018 guida il gruppo del quale è componente la nostra concittadina.
Nel centro universitario costruito nel campus dietro l’ospedale di Rozzano sono oltre trecento gli studiosi impegnati in ricerche sul sistema immunitario. Rescigno, con un team di venticinque specialisti, punta sul microbiota. Fra gli obiettivi ci sono diagnosi precoce, prevenzione e terapie per il cancro. Il gruppo è impegnato su tre aree di ricerca: «La prima – spiegano – è sulle patologie neoplastiche. Abbiamo visto che c’è un collegamento fra il microbiota e il processo di crescita dei tumori del colon retto. Alcuni batteri possono avere un ruolo sulla formazione di metastasi, altri possono indurre la produzione di metaboliti in grado di bloccare la crescita del tumore». Altri studi sono condotti sul ruolo della dieta: «Modifica il microbiota, che è responsabile della malattia». E c’è il programma (finanziato da Airc con fondi del 5×1000) per mettere a punto il vaccino contro le metastasi: «Tra un anno e mezzo partirà la sperimentazione nei pazienti con melanoma, fra tre anni quella per il sarcoma», informano dall’Humanitas.
Buon lavoro, dunque, a questo gruppo. Grazie a loro, la fiammella della speranza nella lotta ai tumori arde ancora più viva.
Fabio Pistoia