Eurispes ha condotto una indagine, dal significativo titolo: “Gli uomini italiani: lavoro, difficoltà economiche, consumi, gioco d’azzardo e armi da fuoco. Il ritratto”, ovverosia una fotografia vera e propria del viver quotidiano dell’uomo medio in Italia. I risultati della ricerca sul Gioco sono stati analizzati dalla redazione Giochidislots.
Nella fotografia dello studio viene alla luce uno spaccato generazionale della società maschile: i giovani, tutti incerti sul proprio futuro, indeterminati, insoddisfatti e pessimisti, con di fronte gli anziani, quelli che hanno determinate sicurezze e soddisfazioni. L’indagine ha rivelato che però sono i giovani a spendere più per se stessi, in tecnologia e tempo libero, e nell’azzardo, settore in cui spendono parte dei propri guadagni.
La ricerca ha fatto riferimento ai dati elaborati da AAMS (Agenzie Dogane Monopoli) nel Libro Blu e si è evinto che il 38% degli uomini italiani spende del denaro per il gioco legale: il 23,2% di essi gioca dal vivo, il 12,4% online, il 12,4% su entrambi i canali. Il 61,2% invece ha sostenuto di non partecipare a giochi con vincita in denaro. Il 45,9% del campione che gioca ha tra i 25 e i 34 anni, il 40,4% tra i 18 e i 24: significa che giocano di più i giovanissimi e i giovani.
Il gioco legale maggiormente diffuso è quello del Gratta&Vinci, non praticato dal solo 16,9% degli intervistati. L’83% circa invece ci gioca sempre o quantomeno spesso. Nella top three anche Lotto e SuperEnalotto, preferiti per il 78,1% degli utenti. Il 41,6% invece gioca al comparto delle slot e delle VLT, il 35,2% partecipa a scommesse non sportive, giochi di carte (32,4%), Bingo (30,6%), scommesse ippiche (27,3%) e casinò (23,8%). I giovani giocano assiduamente a tutto, solo il 12,7% dei presenti nella fascia 25-34 anni non gioca mai al Gratta&Vinci, mentre quelli compresi tra i 18 e i 24 anni giocano spesso.
Quali sono le ragioni per giocare? Anzitutto la speranza di una grossa vincita per il 27,2% degli intervistati ma anche la prospettiva di un guadagno facile, per il 24,3% del campione. Il 22,3% invece dichiara che è un mero mezzo per divertirsi. L’8% dichiara di giocare per occupare il tempo libero, il 5% invece vede il gioco come una prova d’abilità, il 4,5% trova dei brividi nel giocare, il 3,9% gioca per tradizione e solo l’1,8% dei giocatori vorrebbe vincere del denaro per donarlo a chi ne ha bisogno. Il 3% invece gioca per altri motivi.
E invece, qual è la cartina geografica del gioco in Italia? Al Sud si gioca di più ma si ha la percezione di passare troppo tempo a spendere giocando. Il 27,4% del campione dichiara che addirittura ha chiesto spesso soldi in prestito per giocare. Gli uomini del Sud, dicevamo, sono quelli che più hanno avvertito la sensazione di star trascorrendo troppo tempo al gioco: solo al 35,9% “non è mai accaduto”, al 53,8% accade qualche volta e ad uno su dieci sempre. Gli isolani rispondono di avere questa sensazione, seppur con intensità diverse, complessivamente nel 56,5% dei casi.
Al Nord invece si sono chiesti maggiormente soldi per giocare (il 32,9% del campione lo testimonia), al Centro invece la percentuale cala drasticamente: l’83,3% del campione non ha mai chiesto soldi in prestito per giocare. Ma le percentuali più alte sono del Sud. La ricerca ha evidenziato anche che il 65% del campione non ha mai conosciuto nessun ramo di gioco illegale, il 27% conosce senza giocare, l’8% ha partecipato attivamente. Al Sud il gioco illegale è maggiormente diffuso e conosciuto. Per molti giocatori e non giocatori la promozione da parte dello Stato della promozione del gioco non rappresenta una condotta giusta perché è lo stesso gioco lecito può creare dipendenza (per il 26,8%).
La pericolosità sociale di alcuni giochi con vincita in denaro è abbastanza diffusa: viene attribuito un livello “molto” alto di pericolosità sociale soprattutto alle Slot Machine (37,3%), seguite dai giochi on line (24,3%) e dal Bingo (20%); tra i giochi ritenuti per niente rischiosi per una parte più ampia del campione sono il Lotto e il SuperEnalotto (17,6%).