Per scoprire veramente un luogo, è fondamentale conoscere tutte le varie tradizioni che ancora esistono e vengono portate avanti anno dopo anno. Una testimonianza importante di culture e tradizioni arriva anche dall’ambito culinario, dove sono conservati dei piatti tipici che possono dare una mano a descrivere con ancora maggiore attenzione e precisione una determinata località.
Avete mai fatto un viaggio fino in Calabria? Ebbene, ci sono alcuni piatti tipici che, una volta assaggiati, diventano difficili da scordare dall’oggi al domani: scopriamo quali sono quelli più conosciuti e apprezzati.
Chi non conosce la Nduja?
La Nduja è certamente il salume calabrese più conosciuto in tutto il mondo: sembra che sia nato nel paese di Spilinga, che si trova nel vibonese, ed è un insaccato composto da carne di suino e peperoncino. Una delle principali caratteristiche della Nduja è quella di avere una consistenza piuttosto morbida e si combina molto bene con dei crostini di pane.
Gli stuzzichini di mare sono un altro tipico piatto della tradizione calabrese, con una larga diffusione in modo particolare nella zona dell’alto Ionio cosentino e nel crotonese. Si tratta di una vera e propria salsa di bianchetti e peperoncino rosso piccante macinato, che si può mangiare sempre spalmata sui crostini, oppure per dare ancora maggiore sapore al sugo o a tanti piatti a base di pesce.
Piatti poveri, ma gustosi
Tra i piatti più diffusi troviamo pure la pasta e patate ara tijeddra: gli ingredienti utilizzati sono sugo, pasta, patate, formaggio e mollica di pane raffermo. La cottura avviene in contemporanea con tutti gli ingredienti sul fuoco a crudo, per poi essere passati in forno in maniera tale da formare una spettacolare gratinatura.
Un altro piatto povero della tradizione calabrese è certamente la Licurdia. Si tratta di una zuppa in cui sono presenti verdure differenti in base alla zona in cui viene preparata, anche se l’ingrediente che non manca mai è la cipolla rossa di Tropea. Attenzione anche alle Mazzacorde alla cosentina, un altro piatto in cui vengono sfruttate le componenti meno nobili dell’agnello, tra cui la milza, il cuore, la trippa e il polmone. Di solito, questo piatto viene servito insieme a peperoni e patate rosolati.
Serve un piano di cottura adatto
Volete cimentarvi con la preparazione di uno di questi buonissimi piatti della tradizione calabrese? Allora dovreste anche avere a disposizione un piano cottura adatto alle vostre necessità, dando un’occhiata magari su https://www.tekworld.it/c/elettrodomestici-grandi/piani-cottura/13314.
Sul mercato ci sono diverse tipologie di piani cottura, che si differenziano in base alla tipologia di alimentazione e al materiale sfruttato per la realizzazione. In primo luogo, troviamo il piano cottura tradizionale, ovvero quello a gas, che è ancora il modello più diffuso e apprezzato. Una delle principali alternative, però, è rappresentata dal piano cottura in vetroceramica, che è in grado di rivestire un’alimentazione a gas. Ci sono anche i piani cottura elettrici, così come quelli a induzione.
In ogni caso, prima di effettuare l’acquisto di un nuovo piano cottura per la cucina, bisogna tener conto di alcuni aspetti. Quindi, occhio ai consumi energetici e al rapporto tra qualità e prezzo: non vale la pena tirare troppo sul costo del prodotto, per poi avere a casa un piano cottura che consuma il doppio.