Commerciante poliedrico, ha tenuto alto il nome della nostra Corigliano, distinguendosi sempre per profonda umanità, accoglienza sincera, affabile disponibilità. Il suo nome ancor oggi riecheggia nei luoghi-simbolo del comprensorio, ma soprattutto nelle menti e nei cuori di quanti lo hanno conosciuto, per una vita intera o anche solo per un breve lasso di tempo.
Un nome legato ad una figura, indelebile, e ad un’opera, visibile, che assurge a valore di testimonianza in un momento storico cruciale per i destini di un intero territorio: la nascita della nuova Città di Corigliano Rossano. Giorni e mesi di febbricitante attesa mista ad amletici dubbi, rosee previsioni, prospettive su cosa il futuro riserverà.
Giorgio Aversente, il “Commendatore” – da tutti così affettuosamente noto in virtù dell’Onorificenza della Repubblica Italiana che gli era stata assegnata – scomparso improvvisamente in un giorno di fine giugno di due anni fa, destando sgomento e commozione nella comunità locale nonché in tutto il territorio regionale e ben oltre, è stato un imprenditore combattivo che sul turismo e l’agricoltura aveva puntato tutto, ritenuti motori trainanti per lo sviluppo del territorio, realizzando strutture ricettive e aziende agroalimentari. Impegno che oggi prosegue grazie ai suoi figli, fulgidi esempi di rispetto, professionalità, laboriosità.
Giorgio Aversente ci aveva visto giusto. Non è infatti un caso che il Commendatore, pur coniando il fortunato slogan elettorale “Orgoglioso di essere Coriglianese”, ha sempre mantenuto intatta, fin da remoti tempi, una visione molto più ampia e in prospettiva d’insieme, intessendo rapporti di collaborazione e lavoro con la vicina Rossano e con tutti i comuni dell’hinterland e dando vita alla “Lega della Sibaritide”. La necessità di rivendicare le proprie origini, ma allargando gli orizzonti partendo dalla consapevolezza che solo uniti si possono ottenere importanti risultati, nell’ottica di un riscatto del luogo natio che abbisogna di crescita a qualsivoglia livello: economica, sociale, infrastrutturale.
Imprenditore tra i più grandi della Calabria e del Meridione d’Italia, ha donato tutta la sua vita, tra l’altro, alla valorizzazione del mondo dell’agricoltura locale e alle sue adorate clementine (si pensi al “sogno” del mercato ortofrutticolo) e si è distinto in svariati settori, da quello automobilistico a quello appunto agrumicolo e alberghiero, nonché come pioniere delle tv locali e lungimirante ideatore della comunicazione e del marketing nella zona, profondamente innamorato della sua città e della sua gente. Persona dal profondo garbo e dalla grande signorilità, con rapporti umani ogni giorno improntati all’amicizia e alla sincerità.
Ecco il perché della richiesta, in larghi strati della popolazione, che ben presto, a livello istituzionale, la Comunità di Corigliano Rossano e i suoi Amministratori tributino alla memoria di quest’uomo un doveroso omaggio (quale, ad esempio, l’intitolazione di un’area pubblica), perché, oltre a creare posti di lavoro, lo stesso non ha mai lesinato gentilezza, generosità, umiltà. Giorgio Aversente, antesignano dell’unità territoriale la cui memoria rappresenta il degno pilastro nell’edificazione della nuova Città.
Fabio Pistoia