Un Capitolato quello della raccolta dei rifiuti e della differenziata che andrebbe rivisto nella forma e nel costo. Vi sono molte cose che non quadrano nel capitolato d’ appalto della raccolta rifiuti, o più precisamente nel “ Capitolato speciale d’appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati, di spazzamento stradale, pulizia caditoie, e raccolta differenziata e altri servizi accessori per il territorio del comune di Corigliano Calabro” Strade come quelle della Grecia -” I vasci “- che non vengono servite dal lontano 2000 sono incluse nel capitolato in uso relativamente al Centro storico .
Si paga, quindi, da parte del Comune, un corrispettivo per strade che non sono servite.
La stessa pulizia dei cassonetti e le aree di pertinenza lasciano a desiderare. Nessun controllo da parte degli uffici comunali preposti in cui regna il vago, il non so. Una situazione allo sbando che nessuno vuole affrontare. E non si vuole affrontare da parte dei molti polemisti e leoni da tastiera poiché interessarsene significa studiarsi interi faldoni con contratti, capitolati e leggi di riferimento per poi confrontarsi nel merito con i nostri cari burocrati e dirigenti vari.
Prendiamo lo spazzamento delle strade nell’area storica. Solo due operatori svolgono questo lavoro da quando l’Ecoross ha ripreso questo servizio ed appalto. Da qualche giorno poi ve n’è uno solo che certo non può risolvere questa condizione di pulizia necessaria e quotidiana delle strade del Borgo così come da capitolato . Oggi ve ne son ben tre e vedo in giro molta più attenzione da parte dell’Ecoross. Farsi sentire aiuta. Buon per noi!
Si fa dunque fatica a credere che un solo operatore o anche due possano assolvere al relativo titolo v del capitolato , “Spazzamento nel Centro storico”.
Ill.mo Dr Pulignano si impegni di più impiegando almeno 5 unità per lo spazzamento quotidiano del centro storico di Corigliano o vedremo, con i residenti del luogo, sul da farsi.
Infine una nota per gli amici che operano e vivono nel Centro storico.
In questi giorni ho avuto diversi incontri con gli operatori del territorio ai quali ho chiesto che mi fosse garantito un appoggio per la risoluzione nell’immediato di alcune questioni. Tra le tante sono emerse quello dello spazzamento stradale e della sicurezza stradale nel centro storico .Mi occupo della mia città da anni come attivista e conosco bene il funzionamento degli uffici e come si deve richiedere il rispetto di un diritto, in questo caso d’igiene , peraltro contrattato e pagato “profumatamente”. È chiaro che l’apporto di molti facilita le soluzioni. Le polemiche sterili non giovano alla nostra Città, soprattutto in questo momento.
A proposito di alcune riparazioni stradali su Via Roma, preciso che pur essendo una persona che opera nel campo delle arti e del restauro ritengo che evitare di cadere in una buca e morire , così come è già accaduto, sia molto più importante di un ripristino dei blocchetti di porfido a regola d’arte. Chi è neofita nel campo può benissimo in questo caso far riferimento all’intervento reversibile nel campo del restauro , cioè ad un intervento che nell’immediato sopperisce ad altre funzioni e non a quelle estetiche e che sia reversibile, ovvero facilmente ricondotto in un secondo momento ad un restauro a regola d’arte. Certamente il caso del manto stradale con blocchetti di porfido rientra nel campo del decoro e della sicurezza urbana e stradale e non certo siamo dinanzi ad un manufatto di pregio, cioè tutelato da norme in capo alle Sovrintendenze, ma il principio può benissimo essere adottato. Difatti, la pavimentazione dei blocchetti in porfido è una variante dell’opus reticolatum e la posa è fatta con la tecnica a martello e finita con boiacca di sigillatura. Chi volesse cimentarsi per un ripristino a regola d’arte ,che certamente andrà fatto, bisognerà che richieda con le dovute accortezze un tale lavoro. Tempi lunghi insomma per una procedura di appalto o di affidamento trasparente. Difatti, farla ora non avrebbe avuto alcun senso, vista la contingenza. Inoltre sarebbe bastato che una sola impresa impugnasse il bando o facesse ricorso , o che un semplice cittadino si fosse dimostrato insofferente a tali interventi come è accaduto qualche anno fa con i commercianti su via Nazionale allo scalo per bloccare il tutto e così tenerci le buche o il catrame nel caso di specie per altri anni.
È del tutto evidente che chi ha finora amministrato per cinque anni questa Città ha volutamente abbandonato questi luoghi.
Ma come dicevo prima si tratta di processi reversibili.
In fede
Alfonso Caravetta