Corigliano Rossano si accinge a celebrare la Santa Pasqua. I tradizionali e attesi Riti della Settimana Santa rappresentano sì un gradevole ed emozionante compito per i fedeli, ma anche e soprattutto un momento per incontrarsi nella e per la cittadinanza, fonte di letizia per una comunità orgogliosa delle proprie origini. Tale mistica atmosfera torna a respirarsi in tutte le aree del territorio comunale, ma in questa sede vogliamo soffermarci sul centro storico dell’area urbana coriglianese.
Tra i luoghi cari alla devozione popolare, un posto preminente è certamente ricoperto dalla cosiddetta “Chiesiella”, che nella ricorrenza delle festività pasquali è meta, alla stregua degli altri edifici di culto, di singoli cittadini come d’intere famiglie. Nel cuore del borgo antico sorge, infatti, la piccola Chiesa dell’Addolorata, risalente al XVII secolo e costruita sotto le mura bastionate della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Così, nel 1884, su “Crono-Istoria di Corigliano Calabro”, Giuseppe Amato scriveva: “La decima è quella dell’Addolorata, volgarmente detta Chiesiella, piccola, angusta cappelluccia, posta sotto la sagrestia di S. Pietro. Ivi si conserva una statua dell’Addolorata, fatta dell’artefice in atteggiamento di un così profondo dolore, che guardandola muove a mestizia. È ufficiata da un Cappellano, detto Rettore, e della Congregazione, che secondo il Ferrario, ed il P. Pugliese, è la seconda Congrega per istallazione, essendo, in Corigliano, la prima quella di San Giacomo Apostolo. Questa Congrega veste un sacco, una rocchetta nera ed una fascia di colore celeste, su cui a lettere nere sta scritto Servi di Maria, e questa fascia vien posta a traverso sulla rocchetta”.
La Solennità della Beata Vergine Addolorata, che si celebra il 15 di settembre, rappresenta un culto caro alla comunità di Corigliano, attestato di devozione nei confronti della “Mater Dolorosa”, che continua a perpetuarsi nel tempo grazie all’impegno costante posto in essere dalla Congrega “Maria Santissima dei Sette Dolori” e che è profondamente legato alla storia della stessa città. All’interno della Chiesa dell’Addolorata è possibile ammirare dipinti e arredi lignei provenienti dal Castello, nonché l’organo-cantoria, una “Crocifissione” a tutto tondo e una settecentesca statua lignea raffigurante l’Addolorata. Nel locale che funge da sagrestia si ammirano due tele del XVIII secolo, raffigurante “Madonna col bambino fra i santi Antonio abate e Agostino” e una “Annunciazione”.
Fabio Pistoia