Non sono “i 4 dell’Ave Maria”, come qualcuno, magari animato da sentimenti d’accidia o malafede, sta tentando di far passare per sminuirli politicamente. Piuttosto, sono i portavoce di un nutrito gruppo di cittadini, molti dei quali giovani esponenti del mondo delle professioni nonché della società civile, rimasti fedeli nel tempo al principio della reciproca unità nel segno della coerenza e della lealtà.
Fabio Olivieri, Angelo Caravetta, Giuseppe Turano, Antonio Ascente: questi i nomi dei già consiglieri comunali rappresentanti del movimento “Lampadine”, la cui compagine coriglianese è rimasta intatta sia nella composizione che nella fermezza d’intenti. Rappresentanti, come si diceva, di una formazione ben più vasta, costituita da donne e uomini che intendono prendere parte alle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale della neonata realtà municipale di Corigliano-Rossano. Gruppo che, a dispetto di chi lo vorrebbe ormai esautorato della sua funzione aggregativa e della sua centralità nell’agone politico, si presenta ancora granitico sul fronte coriglianese, conscio che una pluralità di “Lampadine” illumina certamente di più rispetto ad una singola “luce”.
Dopo i differenti percorsi maturati da taluni esponenti, la componente ausonica delle “Lampadine” non si è infatti disgregata, bensì prosegue il suo cammino in modo unitario e saldamente fermo sulle convinzioni che ne muovono l’agire politico. Resta adesso da attendere l’esito del dibattito in atto all’interno del gruppo, ossia allearsi, ma sempre in modo compatto, verso una coalizione e un candidato a sindaco tra quelli già designati e in campo.
Ore di fatidica attesa, pertanto, dalle quali dipenderà un’importante decisione che inciderà notevolmente sui destini di quanti oggi concorrono al governo della città. Decisione ponderata che verrà come sempre assunta in piena collegialità tra gli aderenti al gruppo, senza tuttavia snaturare l’immagine civica e improntata al rinnovamento che ha ispirato la nascita delle “Lampadine”.
Fabio Pistoia