Con questa mia filastrocca scritta nella ricorrenza della Festa del Papà, auguro a tutti i Papà, miei concittadini e non, pilastri insostituibili della Famiglia, di trascorrere una lieta giornata e di vivere sempre circondati dall’affetto dei propri figli.
Mio padre era quello che trovava ad ogni problema una soluzione certa.
E quando timidamente sui colli l’alba si affacciava,
lui era già per la strada e al suo lavoro andava.
Mio padre era quello che, nonostante lavorasse dalla mattina alla sera
e tornava tutto impolverato e stanco,
con un fazzoletto asciugava la sua fronte di sudore grondante,
mi sorrideva sempre e andava avanti.
Poi mi sedeva sulle sue ginocchia stanche e un cavalluccio felice
mi faceva fare galoppando.
Mio padre era un nobile contadino senza soldi,
rispettato da tanti e amato con stima.
Si è sempre sacrificato per la famiglia con amore
e poi mi ha insegnato a mangiare per sempre
pane e valori.
Isabella Freccia