Questo è il minimo che la classe politica e dirigenziale, degli ultimi 30/40 anni e di ogni ordine e grado, del sud Italia ed in particolare della Calabria deve provare. Ieri ho assistito allo scempio perpetrato ai danni della SANITÀ nella nostra martoriata regione. Sulla 7 nel programma “Piazzapulita” è andato in onda un un eloquente servizio che ha evidenziato tutto il degrado in cui versa la sanità calabrese e ascoltando i commenti degli intervenuti in studio mi sono sentito umiliato e per colpa vostra trattato con un cittadino da quarto mondo.
Ma come si fa a creare un buco da 2 miliardi di euro e vedere quello spettacolo sugli ospedali calabresi. Come avete fatto a spendere questa montagna di danaro pubblico e ridurre gli ospedali in quello stato. La cosa ancora più grave è che tutto ciò sta causando la fuga delle migliori menti rendendo ancora più grave la situazione. Certo ci vuole proprio una bella faccia tosta da parte vostra, destra e sinistra, continuare a chiedere voti per permettervi di continuare ad occupare i posti di potere in una regione ridotta a causa vostra peggio del più disastrato stato africano. E pensare che per aver causato tutto ciò vi prendete anche un vitalizio. Bisogna essere proprio un politico calabrese per avere una simile faccia tosta. Una soluzione, come suggeriva uno degli intervenuti, potrebbe essere quella di costringere i dirigenti della sanità calabrese e i politici che li nominano, a curarsi, in caso di bisogno, negli ospedali da loro diretti, solo così forse la situazione potrebbe migliorare. Calabresi, alle prossime elezioni regionali, aprite gli occhi, non lasciatevi più abbindolare dalle false promesse di chi ha causato tutto ciò. In fondo se ci pensate noi siamo ancora più responsabili di loro per averli lasciati in tutti questi anni a dirigere la nostra martoriata regione.