Ero uso, in questo giorno, mandarle un omaggio floreale perché ricorreva il suo compleanno. Un rapporto intessuto quarant’anni fa, tra docente e discente di un Liceo Ginnasio ausonico che ha dato alla città e al mondo valenti professionisti e che, dalla vera cultura umanistica, hanno tratto i più alti e grandi valori della vita. Un rapporto intriso di affetto, stima e benevolenza, nato tra i banchi di scuola, che affondava le sue radici in pregresse e profonde conoscenze familiari epoi professionali, e che, certamente, non terminerà con il trapasso. Era la scuola di un tempo…!!!
Quella che si fondava sul rapporto intimo, epidermico, solare, tra alunno e maestro. Fatto di giovialità ma di altrettanta severità, di affettuosità e di rigore, di comprensione e maternità. Sì! Perché la scuola, la nostra scuola, era soprattutto…Madre!
E a quella grande schiera di “mamme” è appartenuta, in maniera encomiabile, la professoressa Fiorina Arnone De Caro, mia cara e adorata insegnante. Ed è perciò, che non avendolo, volutamente, fare in occasione delle sue esequie – avvenute il 1 marzo scorso – lo faccio oggi, nel giorno del suo 95° genetliaco, compiuto non in terra ma lì dove non esiste pianto, lutto e lamento ma solo gioia e pace, tributandole il “fiore” del mio affetto e della mia alta considerazione.
Maestra di intere generazioni di giovani, si addentrò nel mondo della Scuola non ancora laureata ed iniziò la sua “carriera” al Liceo Scientifico “F. Bruno” i cui insegnanti, all’epoca, erano di nomina comunale. Una volta conseguita brillantemente la laurea a Napoli, passò ad insegnare nelle Scuole Medie. Poi, ancora, al Liceo Ginnasio (Classico) ove concluse, in maniera irreprensibile e ineccepibile, il suo corso.
Buona e rigorosa, docile e severa, materna e razionale, è passata tra i banchi educando e ammonendo con la dottrina e la scienza propria del matematico, miriadi di alunni.
Moglie di uno tra i più eminenti medici che Corigliano abbia mai avuto, il dr. Antonio De Caro, ha incarnato, nella maniera più grande, la figura di moglie, rimanendo, sempre, semplice nei costumi, docile nei rapporti, aperta e socievole con tutti.
E’ stata una grande mamma! Come tante, come tutte! Tra gioie e angustie, dolori e mortificazioni, subìte e celate dalla dignità di chi ne svolge il ruolo e i compiti con modestia e senza alcun’enfasi…
I ricordi, tanti, affollano la mente, perché…erano belli quei tempi e… la Scuola ti faceva affacciare, preparandoti, veramente, alla vita.
Ha educato e insegnato fino alla fine, donna Fiorina, e me ne ha dato tangibile prova, facendomi riabbracciare, proprio il giorno dell’estremo saluto, l’amico fraterno col quale, da tempo, avevo interrotto i rapporti…!!!
Franco Oranges