È l’elemento più spettacolare del Carnevale, quello che meglio rappresenta la rivolta del popolo (gli aranceri a piedi) contro le armate del tiranno (gli aranceri sui carri). Per tre pomeriggi (da Domenica a Martedì Grasso) le squadre a piedi, senza alcuna protezione, combattono contro gli aranceri sui carri, protetti da caschi di cuoio (“maschere”).
La cosiddetta “Battaglia delle Arance” è l’elemento più caratteristico dello storico Carnevale di Ivrea (Torino), tra i più importanti e partecipati d’Italia. La battaglia è un concentrato di ardore e lealtà. Non è raro vedere avversari in battaglia darsi la mano in segno di rispetto, riconoscendo l’abilità e il coraggio altrui. Le nove squadre occupano ognuna una zona fissa: gli Asso di Picche, la prima nata nel 1947, tira in Piazza di Città, che condivide con la Morte (1954). In piazza Ottinetti troviamo gli Scacchi (1964) e gli Scorpioni d’Arduino (1966), mentre I Tuchini del Borghetto (1964) sono i soli a tirare sulla riva destra della Dora Baltea. In piazza del Rondolino combattono la Pantera Nera (1966), i Diavoli (1973) e i Mercenari (1974). Infine i Credendari (1985) che tirano in piazza Freguglia.
I carri da getto sono divisi in pariglie (2 cavalli) e quadriglie (4 cavalli) e si alternano all’interno delle piazze per pochi minuti. Non solo l’ardore in battaglia e la correttezza nel tiro, ma anche la qualità degli allestimenti e i finimenti dei cavalli sono elementi che concorrono a definire le classifiche finali. I criteri di valutazione del design dei carri vengono definiti da un apposito Osservatorio Creativo. Tra i protagonisti vi sono anche i cavalli, da sempre oggetto di grande cura e rispetto in città: proprio a Ivrea, a luglio, ha luogo la Fiera di San Savino, la seconda rassegna equestre italiana.
Ebbene, questo tradizionale appuntamento vedrà protagonisti proprio gli agrumi prodotti nella nostra cittadina. Le arance utilizzate provengono infatti da due filiere: la prima fa capo all’azienda Stroppiana di Chieri, in Piemonte, che si rifornisce da due produttori del sud Italia – Good Frutta di Corigliano e Frutta Doc, in provincia di Palermo -; la seconda filiera, invece, parla acrese ed è diretta dall’azienda “Turano“, che produce le sue arance a Corigliano Rossano e rifornisce il Carnevale di Ivrea da quasi vent’anni.
Fabio Pistoia