La fusione doveva mirare ad instaurare una certa identità territoriale, doveva essere una sfida di sviluppo e di opportunità ma si sta configurando come una ” costrizione” non caratterizzandosi secondo un percorso maturo ma “divisorio” che ha accentuato e rimarcato le differenze tra il centro e le periferie. Le periferie non sono aree di scarto e di abbandono ma è dalle periferie che bisogna ricostruire quell’ equilibrio sociale e di benessere che porta il cittadino a sentirsi integrato ed in armonia con la nuova realtà geografica.
Occorre riqualificare le periferie in modo che si superano le disparità e le divisioni territoriali che determinano conseguenze sulla qualità della vita in termini negativi. A fronte di questa disomogeneità urge riportare al centro dell’ attenzione dei programmi dei candidati a sindaco della città nuova di Corigliano-Rossano il tema della rivitalizzazione delle periferie. Le Contrade versano in una situazione drammatica, sempre più abbandonate ed isolate. Porto l’ esempio di C/da Coscia, un’ arteria importante della città che collega la 106 a C/da Giannone e schiavonea e per tanto molto trafficata. C/da Coscia vive in una situazione disperata priva di illuminazione pubblica, di marciapiedi, con fognature a cielo aperte, strade dissestate piene di buche e segnaletica illeggibile, per non parlare poi del randagismo. La stessa c/da Giannone con una strada pericolosissima, già strettissima , piena di buche, carente di illuminazione pubblica e per tale motivo non sono mancati facili aggressioni agli automobilisti e furti. Ad aggravare la pericolosità della strada di Giannone ci sono i rovi e le erbacce che impediscono il libero passaggio alle autovetture causando anche tamponamenti ed incidenti. Le elezioni comunali sono alle porte mi chiedo come bisogna sensibilizzare la gente in un contesto di disaffezione e di sfiducia verso il nuovo assetto amministrativo che ha allontanato il cittadino e non integrato. Se si vuole intraprendere un percorso virtuoso di fusione tra le due ex città’ bisogna iniziare a ricucire il tessuto sociale lacerato dai disagi e dalla cattiva gestione amministrativa perpetrata negli anni. Partire dalle idee e dai programmi mi pare l’ unica soluzione possibile per costruire e risanare quel legame tra il cittadino e la politica.
Pamela De Patto
Corigliano Vive