Ritengo a dir poco fuori luogo, per non dire oltraggioso, il sensazionalismo che qualcuno vuole fomentare e raggiungere pur di apparire. Corigliano (anzi, Corigliano-Rossano) è ormai lo specchio di quella non più sottile inciviltà che serpeggia in tutto il Belpaese; quella stessa inciviltà che si manifesta nel voler a tutti costi cercare del marcio dove non ce n’è, che si ostina a buttare fango anche quando non sarebbe necessario e si impegna per ricercare consensi non solo politici ma anche sociali.
Penso sia giunto il momento di iniziare a ragionare in maniera seria su come ci si stia lasciando prendere la mano e la penna, pur di gettare benzina sul fuoco! Per carità… tutto sappiamo in che condizioni versi la nostra sanità, di quanto sia difficile il lavoro di infermieri e medici, di quanto sia complicato gestire professionalità e impegno. Ma questo non significa che chiunque può arrogarsi il diritto di dare fiato alla bocca (o di mettere in movimento i muscoli della mano per scrivere) e disquisire di argomenti dei quali non si hanno le competenze necessarie. Ho letto con attenzione l’articolo sul “bambino con il cartone”. Come sovente succede da noi, si grida subito allo scandalo, e tutti pronti con la panacea per tutti i mali. Signori miei, non è una questione di “stecche” inesistenti… basterebbe semplicemente studiare prima di lasciarsi andare a considerazioni tecniche delle quali si ignorano le basi. Chi ha realizzato una cosa del genere, partendo dal presupposto che non esiste presidio alcuno che possa assolvere a tale funzione, si è solo ingegnato affinché il bambino evitasse di piegare il braccio. Ed è stato un ingegno di cortesia, tanto più perché ha evitato ai genitori o ai parenti del piccolo di stare in pianta stabile a tenere fermo il braccio del bimbo per evitare che l’ago nel braccio potesse dislocarsi e arrecare ancora più danno al piccolo paziente. Ribadisco… non è una questione di malasanità, non è una questione di situazione disagiata nè altro di catastrofico… solo una piccola attenzione che qualche operatore sanitario di buon senso ha voluto avere nei confronti del piccolo e dei suoi familiari. Cortesemente, in virtù del “potere di condizionamento dei media”, mi auguro che in futuro certa stampa sia più attenta e preoccupata ad informarsi prima di iniziare a sparare a zero e alimentare rabbia nei confronti di certe situazioni! Grazie