“La forza del sorriso”. Non è solo il titolo di una bellissima canzone di Andrea Bocelli, ma anche l’immagine che al meglio rappresenta la giovane e densa vita di Marilena Amerise. Immagine impressa sulle foto custodite gelosamente da famigliari e amici più cari, indelebile nelle menti e nei cuori di chi le vuole bene, capace di trasmettere esclusivamente sentimenti di profondo affetto e disarmante serenità.
Nata nella nostra Diocesi, ma chiamata da Dio ad offrire la sua opera di esperta e studiosa alla Chiesa universale, l’impegno di Marilena per molti anni è stato profuso al servizio del Pontificio Consiglio per la Cultura, nel quale lavorava e per conto del quale aveva assunto il coordinamento dell’importante Progetto Stoq per il dialogo tra Scienza e Teologia.
Figlia di Corigliano Calabro e cittadina del mondo, Marilena Amerise è presente in modo permanente tra concittadini e non, compagni di liceo e colleghi universitari, consentendo così alla sua figura e alla sua opera di vivificare il mondo della cultura odierna. Della giovane e stimata ricercatrice ricorre a febbraio il decimo anniversario dalla prematura scomparsa, avvenuta sotto il cielo di Roma. In questo lasso di tempo, in diversi luoghi d’Italia, sono state organizzate numerose iniziative, tutte di pregevole valore culturale, nonché intensi momenti di preghiera, proficue occasioni d’incontro, elaborazione e prosieguo del compito svolto da questa studiosa moderna innamorata di Dio.
Anche la comunità di Corigliano Calabro, lo scorso anno, ha inteso manifestare il proprio affetto nei confronti di questa giovane e colta donna attraverso un incontro promosso, con vivido afflato, dal Gruppo letterario “Gli Amici dell’Arte”, raggio di luce sul territorio della Sibaritide. Oggi, nella ricorrenza del decennale della scomparsa, in tanti la ricordano, in un abbraccio senza luogo e senza tempo, e si stringono con sincero sentimento ai suoi eccezionali genitori. Perché Marilena, nel disegno misterioso di Dio, come evidenziato dal Rettore dell’Università Lateranense in occasione di un convegno svoltosi a Roma, “è stata e continua ad essere un fiore che riempie di gioia il nostro cammino”.
Fabio Pistoia