L’ultimo concerto dei Beatles, il 30 gennaio del 1969, non lo videro in molti: suonarono sul tetto della sede della Apple Records, al numero tre di Savile Row, una stretta strada del centro di Londra. Fu il primo concerto da quando i Beatles, nell’agosto del 1966, avevano deciso di non suonare più dal vivo; anticipò solo di un anno lo scioglimento del gruppo.
L’esibizione non fu pensata per essere un vero e proprio concerto, non era dedicato ai fan, ma era stato progettato per essere filmato e inserito nel film-documentario “Let it be”, che i Beatles stavano preparando. Per questa ragione il concerto fu registrato in otto tracce dagli studi della Apple Records, qualche piano sotto rispetto al luogo nel quale il gruppo stava suonando: la qualità di tutte le registrazioni audio è di conseguenza molto alta. I Beatles avevano anche predisposto le telecamere sul tetto, in strada e nella reception dell’edificio: il montaggio del concerto mostra anche le reazioni sorprese dei passanti, che si assieparono sui marciapiedi guardando all’insù, e l’arrivo della polizia che cercò di interrompere il concerto per disturbo della quiete pubblica.
Sono trascorsi 50 anni da quel momento, a giusta ragione entrato di diritto nella storia della musica internazionale per celebrità dei protagonisti e inedite modalità dell’esibizione. Un momento che non può dunque passare inosservato, tant’è che la vulcanica famiglia Aversente (e in particolare il buon Francesco, vero e proprio appassionato del settore), titolare di quell’autentico tempio musical-gastronomico che è l’“Eat Rock Cafe” di via Nazionale a Corigliano Scalo, ha ben pensato di riproporlo con attenzione e dovizia di particolari.
L’appuntamento è infatti per il 30 gennaio del 2019, esattamente 50 anni dopo, sul tetto dell’“Eat Rock Cafe”, dove per l’occasione alle ore 16.00 si esibiranno Tommaso Tam e Gio Marinelli dei “The Menlove”, Walter Giorno e Giovanni Brunetti dei “Sing Swing” e Frank Casciaro, mentre la serata proseguirà all’interno del locale con tanta musica live dedicata ai Beatles.
Si tratta di una originale iniziativa che fa onore a questa sorta di “Museo della Musica e dell’Arte” situato in via Nazionale dove, tra una pietanza e l’altra, si è a stretto contatto di preziosi vinili e tanti altri “reperti” appartenuti ai geni immortali della canzone e della musica di tutti i tempi. Il merito di questa realtà che fa onore all’intera comunità di Corigliano Rossano, tanto da essere meta di “culto” degli appassionati del settore di tutta la Calabria, va ascritto ai fratelli Aversente, imprenditori che portano avanti con orgoglio e passione, competenza e professionalità, una storia fatta di tradizione nel solco dell’innovazione, e tutti e sempre nel segno della modestia e con l’impronta della saggezza. Ognuno cura un dettaglio, un campo, un particolare – Francesco (musica), Anna (food), Alfonso (beverage), Giovanni (acustica) – e il sorprendente risultato finale è sotto gli occhi di tutti.
Fabio Pistoia