Si chiama “Clementime” ed è un interessante quanto originale progetto sostenuto da Coldiretti e Campagna Amica. Un’iniziativa che punta all’ingresso delle clementine, autentica eccellenza italiana, sul mercato internazionale in un formato nuovo ed è il risultato dell’inventiva di due trentenni coriglianesi, Francesco Rizzo e Antonio Braico, che hanno deciso di inserire della frutta nei distributori automatici, due clementine nello specifico, al posto delle classiche – e meno sane – merendine.
Per “Clementime” è adesso giunto il momento di superare i confini nazionali. Le prime proposte sono già arrivate: Inghilterra e Germania saranno le prossime tappe di questo (lungo) viaggio partito solo 3 anni fa dalla Calabria.
“Quello dei due coriglianesi è un progetto innovativo che mira a incentivare un’alimentazione sana e, al contempo, a promuovere (non solo in Italia) uno dei prodotti tipici della piana di Sibari. Due clementine – come racconta la testata “The Food Makers” – all’interno di un packaging di cartone, una confezione accattivante per uso alimentare appositamente studiata e adatta alla refrigerazione, che permette di conservarle per ben trenta giorni. Un’idea semplicissima: direttamente dall’albero al consumatore (i frutti arrivano ogni giorno dalla Calabria), attraverso un distributore automatico. Frutta scelta, di qualità e non trattata. «E così i consumatori troveranno una clementina fresca, completamente integra e non trattata dopo la raccolta, come se arrivasse in quel momento direttamente dall’albero», si legge sul sito di Clementime.
Quello di questi due giovani imprenditori calabresi è un progetto innovativo, sostenibile e con ottime possibilità di crescita, se si pensa che in Italia si consumano «circa 500 snack al secondo, con ben 2,5 milioni di distributori automatici», come ricorda lo stesso Rizzo. In Italia parliamo di un mercato da quasi 2 miliardi e in continua crescita. Inoltre, ci sono diversi vantaggi rispetto a uno snack tradizionale. Innanzitutto, la clementina è un prodotto naturale, sano e facile da consumare. Viene prodotta da ottobre a febbraio, così da offrire al consumatore un prodotto invernale aumentando l vendite in un periodo solitamente negativo per la frutta snack. Inoltre, il packaging del prodotto pensato appositamente per i distributori automatici agevola la vendita del prodotto. In questo modo, l’eccellenza italiana della clementina può raggiungere «chiunque oggi creda in una alimentazione sana ed equilibrata», prosegue Rizzo, «venendo incontro alle aspettative e alle esigenze di quanti vogliano coniugare – e sono sempre più numerosi – il tempo del lavoro o dello studio con il tempo dedicato al benessere personale».
La lungimirante idea si prepara dunque a varcare i confini nazionali, ove certamente troverà ampi e positivi riscontri, contribuendo alla conoscenza e alla valorizzazione delle clementine della Piana di Sibari.
Fabio Pistoia