In questi giorni è andato via un caro amico, uno degli uomini più buoni e generosi che io abbia incontrato. Non ho potuto dargli, come avrei voluto, l’ultimo saluto. So che comunque non andrà mai via chi resta nel ricordo, un ricordo tra i più dolci. E non c’è “ultimo saluto” tra chi continuerà ad abitare nei tuoi pensieri. Le nostre vie si sono incrociate tantissimi anni fa; abbiamo discusso, gioito, sofferto insieme.
Trascorse notti tra un intervento e una polemica. Amava profondamente la famiglia, i parenti, gli amici; si rammaricava quando qualche incomprensione, come spesso capita, avveniva a turbare qualche relazione. Mai però un rancore, una parola astiosa. Amarezza sì, ma convinto che tutto poteva essere chiarito. Gentilezza, educazione, infinita bontà, forte amore per il suo paese, lavoratore senza orario: era tutto ciò e altro Gerardo Lavorato. Pensando a Gerardo e a uomini come lui, mi convinco sempre più che una generazione di umanità stia tramontando, e non so se altre, così ricche di passione e di altrettanta umanità, siano presenti o in arrivo. A Gerardo va in questi giorni il mio pensiero e il mio grazie per tutta l’amicizia che mi ha donato, le attenzioni che mi ha riservato; ai familiari tutti il mio abbraccio più forte.
Giovanni Pistoia